L’appello dell’associazione WWW What Women Want_La Calabria vista dalle donne
“Abbiamo intrapreso una battaglia di sollecitazione e denuncia riguardo alla mancata attuazione del piano vaccinale nella nostra regione.
Ritardi ed inefficienze non sono oltremodo tollerabili perché a pagarne le spese sono le fasce più deboli della popolazione che, ancora ad oggi, risulta vaccinata in maniera frammentaria e parziale con grave danno per tutti noi.
Per questa ragione, a partire da oggi alle ore 12:00 abbiamo deciso di realizzare un’azione di “mail bombing” sperando di stimolare l’attenzione del ministro Speranza affinché adotti, nel minor tempo possibile, ogni azione necessaria a garantire la tutela del primario diritto alla salute.
Conoscendo la vostra sensibilità su questi temi vi chiedo una mano per supportare questa battaglia che riguarda noi tutti.”
Di seguito il testo della mail:
COPIA E INVIA (oggi mercoledì 24 marzo alle 12,00) a:
segreteriaministro@sanita.it
Oggetto: Emergenza sanitaria Calabria
Gentile Ministro Speranza,
la situazione sanitaria calabrese è vicina al punto di non ritorno e si qualifica sempre più per caratteristiche negative:
campagna vaccinale, in ritardo su tutti gli obiettivi fissati;
sistema di tracciamento e confinamento del contagio, inefficace;
sistema di assistenza e monitoraggio domiciliare dei contagiati, largamente inadeguato;
accesso alle informazione di pubblica utilità, negato ai più,
caduta verticale delle prestazioni sanitarie extra-covid e della prevenzione.
Insomma un quadro nefasto non più tollerabile e al quale le strutture commissariali e la amministrazione regionale non mostrano di saper opporre una qualche inversione di tendenza.
NON SI PUÒ PIÙ ANDARE AVANTI COSÌ
www_lacalabriavistadalledonne chiama alla mobilitazione attraverso questo appello perché questa regione non può essere lasciata a sé stessa, né tantomeno confinata nello stereotipo della terra senza speranza che rende vana ogni azione.
Per questo riteniamo urgente e inderogabile un intervento centrale che ristabilisca senza ulteriori tentennamenti le condizioni di diritto alla salute per tutte e tutti le donne e gli uomini di Calabria.
Signor Ministro, ascolti questo grido e convochi immediatamente un tavolo con tutti i soggetti istituzionali e delle associazioni.
I CALABRESI NON POSSONO ASPETTARE ANCORA
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