Il “Nuovo Pasteur” di Occhiuto, Graziano, De Salazar e Chimenti Piščanec.
16 marzo 2022. Aveva appena finito una seduta di chemioterapia di 7 ore di taxolo e carboplatino, quando sfidò Occhiuto con un articolo che segnò definitivamente l’inizio di una nuova era per una certa sanità Calabrese.
Jennifer Chimenti Piščanec arruola il Governatore della Regione nella sua crociata contro l’abbattimento delle lunghissime file d’attesa che impediscono un iter diagnostico che parte dagli screening preventivi per il raggiungimento di una prima diagnosi, fondamentale nei processi di cure delle patologie oncologiche.
L’empatia tra i due, sostenuti a loro volta dal Direttore generale dell’asp Antonello Graziano ed il Commissario straordinario Vitaliano De Salazar, genera un intenso e vorticoso lavoro di squadra che inizierà a piazzare punti fermi in quello che è il suo progetto più importante: risanare l’ex nosocomio di S. Marco Argentano ridotto a brandelli.
Al progetto, complesso e delicato, avrà (e fortemente) al suo fianco il direttore distrettuale Francesco Di Leone ed il direttore sanitario Silvano La Bruna, con i quali instaura un rapporto di grande fiducia e reciproco rispetto.
Lavorano in simbiosi. Affinché ogni direzione e decisione vengano intraprese nella forma più giusta ed a tutela dell’ammalato. Di Leone e La Bruna hanno tantissima voglia di fare. E nessuna remora. Attenzionano ogni singolo “passaggio”. Ed il loro, di passaggio, lascerà un segno indelebile nella storia sanitaria del nosocomio calabrese.
In 8 mesi San Marco Argentano è rinato. L’ambulatorio oncologico, il suo primo grande traguardo, ad oggi, accoglie 127 pazienti, provenienti da tutta la Valla dell Esaro e le cui prestazioni vengono garantite dal primario di Radioterapia ed Oncologia del Mariano Santo, il dott. Luigi Marafioti che visita, rimanda alla diagnostica e ne completa il percorso attivando i protocolli necessari per le cure successive.
La diagnostica, appunto, sarà la seconda sfida di Chimenti-Di Leone-La Bruna. Il reparto di radiologia accoglie da ottobre una nuova TC, uno strumento all’avanguardia e per il quale sono stati portati a compimento in 15 gg i lavori necessari per potere operare in tutta sicurezza.
Garantiranno un lavoro costante i due medici professionisti che assieme al Primario di unità operativa generale, Antonio Lopez, forniranno sostegno all’oncologia e nella gestione delle emergenze/urgenze al ppi per 24h di turnazione settimanale: Ferdinando D’Agostino e Alfio Chimenti. Radiologi/ecografisti oncologici e di urgenze.
A loro si è unito con atto deliberativo il dott. Marrazzo, anestesista-rianimatore, che consentirà la diagnostica eseguita con mezzo di contrasto. Remigio Magnelli sostiene le scelte. E le trasforma in realtà.
Dal 2 Gennaio 2024 partiranno ufficialmente i lavori per la riconversione del Pasteur in Ospedale di Comunità e Casa della Salute. L’ingegnere Antonio Capristo, animato da grandi volontà di risanamento delle condizioni in cui versa la Regione dopo anni ed anni di malefatte, definisce attraverso gli accordi quadro, gli appalti con Invitalia. E delibera.
Delibera altresì l’inizio del rifacimento del II piano dell’ex nosocomio, guidato dai primissimi di novembre della ingegnere Pisano, tempestiva ed operativa.
“Dal vis a vis col cancro non temo nessuno, nient’altro. Sono l’esempio lampante del “chi vuole, fa”. Il Presidente Roberto Occhiuto, spiega Chimenti Piščanec, è una presenza costante, vigile, concreta. Io, con lui, mi sento al sicuro. Mi sento al sicuro con Graziano. Mi sento al sicuro con De Salazar. Potrebbero guardare altrove. Ed invece hanno scelto tutti e tre la mia causa.
Adesso devo necessariamente sbrigarmi. Qui fuori la gente ha bisogno di risposte rapide. Certe risposte, e rapide, fermano il cancro. Che voglio fermare io. E per tutto quello che si è preso di mio!“
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