Il Cirò Rosso Riserva “Ripe Del Falco” tra i migliori vini d’Italia
«Questo vino è molto significativo per la nostra famiglia, perché nasce da una scommessa di nostro nonno con i suoi amici produttori piemontesi. Era il 1954, nel dopoguerra c’erano grandi rapporti commerciali tra Calabria e Piemonte, e nonno sosteneva che il Gaglioppo, il Cirò classico superiore, fosse più longevo del Nebbiolo. Disse appunto agli amici “farò una riserva più anziana del vostro Nebbiolo” e così è stato. Mise in produzione questo vino, tra l’altro usando una loro bottiglia tipica, una bottiglia piemontese, e da allora non abbiamo mai smesso di produrlo, in un passaggio simbolico di testimone, di generazione in generazione».
Paolo Ippolito, vice Presidente di Ippolito 1845, racconta fiero la nascita del Cirò DOC Rosso Classico Superiore Riserva “Ripe Del Falco”. Con questo vino, prestigiosa riserva caratterizzata da una lunga maturazione, l’Azienda di famiglia è l’unica tra le Aziende vitivinicole calabresi ad essere stata selezionata dal Vinòforum 2024, la più grande manifestazione dell’enogastronomia del Centro Sud Italia, che da 20 anni e 21 edizioni si tiene a Roma.
«Siamo molto contenti – racconta Ippolito – di essere stati scelti, per la seconda volta consecutiva, per il Vinòforum Class, che anticipa la kermesse estiva, quest’anno in programma dal 17 al 23 giugno nella splendida cornice del Circo Massimo. A questa anticipazione partecipano le migliori Aziende del settore e noi siamo presenti, in questo caso con il Ripe del Falco. Questo è il nostro vino più iconico, che mettiamo in commercio nove, dieci anni dopo la vendemmia e che nasce da una selezione delle nostre migliori uve collinari, di cui molte da piante di 50 anni di età».
Grande attenzione, in vigna e in cantina, per la qualità: è questa la chiave del successo di Ippolito 1845, che ancora una volta si distingue come eccellenza enologica della Calabria, rendendosi ambasciatrice del Cirò in Italia e nel mondo.
Al Vinòforum Class, allestito al Garum, il Museo della Cucina ospitato in uno storico e meraviglioso Palazzo nel cuore di Roma, Ippolito 1845 presenta una verticale del Ripe Del Falco, annate 2015, 2010 e 2007, con una sorpresa finale, una jeroboam del 1998, per un assaggio elegante, potente e vellutato, dai sentori di tabacco, pepe nero, carruba e frutti di bosco a bacca rossa, che conquistano l’assaggiatore.
«Non tutte le annate – continua Ippolito – si trasformano in Ripe Del Falco, ma solo quelle che presentano condizioni favorevoli e un percorso di vinificazione particolarmente centrato. Il nome di questo vino deriva da un punto preciso dei Colli del Mancuso. La tenuta dei Colli del Mancuso è la più importante della nostra Azienda – racconta – è su un’area collinare scoscesa verso il mare, e sulla sua sommità, vicino a un bosco di nostra proprietà, nidificano i falchi. Tre o quattro volano sempre lì, sulla punta più alta, dove c’è, tra l’altro, l’incrocio di alcune rotte migratorie. Da qui, appunto, la scelta di chiamare così questo vino, massima espressione, autentica, della nostra tradizione, oggi selezionato tra i migliori portati in degustazione dalle circa 60 Aziende prescelte dagli organizzatori del Vinòforum».
Vino da meditazione per palati fini, per chi ha una certa sensibilità enoica, il Ripe Del Falco viene distribuito da Ippolito 1845 in enoteche e ristoranti.
L’ultima annata messa in commercio è quella del 2015, che assieme alle altre due presentate al Vinòforum accanto alle più prestigiose e rinomate etichette italiane e internazionali, contribuisce a fare dell’evento romano, ideato dalla famiglia De Venuti, un momento unico di promozione della cultura del vino, in un recupero delle lontane origini di Roma come “Caput vini”.
«Per noi è una grande, ma bellissima responsabilità – dice ancora Ippolito – portare in alto anche in questa sede il nome della Calabria. Con la sua ricca tradizione enologica e le caratteristiche uniche del territorio, la nostra Regione gioca ormai un ruolo di primo piano sulla scena vitivinicola nazionale, e non solo, e siamo fieri del fatto che la nostra Azienda, con la sua storia e il suo lavoro, emerga come vera eccellenza, rappresentandone credo al meglio le peculiarità e la storia enologica.
Questo nuovo successo, cioè essere stati scelti nuovamente al Vinòforum per rappresentare la Calabria – conclude – non può dunque che rafforzare il nostro impegno nella promozione e valorizzazione delle qualità uniche dei nostri vini, con i quali sono certo continueremo a essere protagonisti».