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Ingegnere cosentino a Stoccarda. “Quello che vivo qui mi sembra oro colato”

Il quotidiano nazionale “Il Fatto Quotidiano” racconta la storia di Christian, ingegnere cosentino, 30 anni di Cariati:

 

 

“Christian Selvaggi, nato in provincia di Cosenza 30 anni fa, in Germania ha trovato la sua dimensione. In Italia non c’erano prospettive e veniva umiliato dai colleghi che gli assegnavano compiti insignificanti. Poi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Un giorno il mio datore di lavoro mi dice: ‘Con tutto quello che ti sto insegnando dovresti essere tu a pagare me, non il contrario’”. E così ha voltato pagina. All’estero.

“La Calabria è una terra che ti spezza le ali. Qui a Stoccarda sento finalmente di avere tutto”. Christian Selvaggi, ingegnere nato a Cariati (Cosenza) 30 anni fa, non fa sconti al nostro Paese. E spiega le sue ragioni: “Ho studiato all’Università della Calabria e sono molto fiero del percorso fatto, il problema è che in Italia, dopo la laurea, sei abbandonato a te stesso”.

“Ho mandato circa 4mila curriculum, ottenendo solo due risposte – ricorda -, di cui una da un consorzio a Roma che si occupa di progettazione all’estero”. Christian pensa che sia finalmente arrivata l’occasione giusta per costruirsi una carriera in Italia, ma il castello di sabbia ci mette poco a crollare: “Subivo umiliazioni da parte dei colleghi più grandi e mi venivano dati solo compiti insignificanti, perché temevano che, una volta imparato il mestiere, gli avrei soffiato il posto”, racconta. Poi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Un giorno il mio datore di lavoro mi dice: ‘Con tutto quello che ti sto insegnando dovresti essere tu a pagare me, non il contrario’”.

“La sera stessa ho chiamato mia madre per dirle che me ne sarei andato a Stoccarda, dove già avevo alcuni amici”, ricorda. Gli inizi, però, sono particolarmente duri: “Qui se non conosci la lingua non lavori – spiega -, ma io mi sono rimboccato le maniche, ho trovato uno stage e intanto studiavo tedesco come un pazzo”.”

“Sono stati mesi di lacrime e sacrifici – ammette -, ma una volta terminato il master e preso il certificato di lingua tedesca ho iniziato a ricevere cinque proposte di colloqui a settimana”.

Da qualche mese lavora come project manager per un’azienda che si occupa di lusso: “Dopo due soli giorni di prova mi hanno chiesto di restare…!”

 

Fonte ed articolo completo qui: Il Fatto Quotidiano