Sabato 6 novembre inaugurazione della Casa della Salute
“L’esperienza maturata negli anni all’interno dei nostri servizi di accoglienza, la quotidiana interazione con i Dipartimenti Asp di Salute Mentale e per le Dipendenze, ci ha fatto constatare quanto diseguaglianze sociali, povertà, disoccupazione, bassi livelli di scolarità, appartenenza a minoranze etniche siano tutti fattori di rischio che agiscono come importanti determinanti di malattia.
Per tale motivo dal 2017 ci siamo impegnati nella realizzazione di una nuova struttura destinata all’assistenza medico-specialistica e anche diagnostica; un luogo stabilmente organizzato e altamente attrezzato dove i poveri dell’area urbana di Cosenza, possano accedere ogni giorno, gratuitamente ad esami e cure.
Vogliamo trarre ispirazione dai modelli di “Casa della Salute” per costruire nel nostro piccolo, un sistema di primo livello capace di erogare interventi sanitari di promozione, di prevenzione e di cura a coloro che sono ritenuti più vulnerabili ed esposti a rischio di decadimento.
Vogliamo impegnarci a predisporre un servizio accessibile, vicino, disponibile, accogliente ove la domanda di salute possa incrociare una risposta solidale, competente, capace di riconoscere e orientare alla soluzione, molteplici problemi sanitari.
Nella luce della sua santità che illumina i nostri tempi, tanto vicina a quella del Santo Poverello di Assisi, la struttura verrà dedicata al giovane Beato Carlo Acutis.
La sua vita è stata corta, ma intensa dell’Amore di Dio e dell’amore per gli altri: per i poveri, per le persone sole, per gli anziani.
Il nuovo beato è un modello per tanti ragazzi e giovani di oggi.
Carlo è un piccolo giovane Francesco dei nostri giorni.
San Francesco è stato un uomo libero dal potere, dal successo, dal denaro, dalle cose, così Carlo come un’allodola vola libero sul Cielo del mondo per indicarci la vera autostrada di salvezza: “Solo chi fa la volontà di Dio sarà veramente libero”.
Con tale intento vogliamo affidare la nuova Casa della Salute alla sua protezione perché ci comunichi tutto l’Amore per il Signore Gesù, Amico, Maestro e Salvatore e anche noi possiamo offrire ancora di più l’amore alle persone, fare loro del bene, e le nostre vite e le nostre opere possano brillare di luce e di speranza.”