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Inaugurati a Cosenza altri due Murales del progetto “Sei facce della stessa medaglia”

Due figure emblematiche della città, di epoche diverse, dal 1500 ai giorni nostri, che simboleggiano, nelle opere artistiche di chi li ha ritratti, da un lato la scienza e la conoscenza, dall’altro la solidarietà.

 

 

Sono stati inaugurati ieri mattina, alla presenza del Sindaco Franz Caruso,  nell’area sottostante la sopraelevata di via Padre Giglio, gli altri due murales del progetto “Sei facce della stessa medaglia”, elaborato dall’imprenditore cosentino Federico Morabito, proposto all’Amministrazione comunale e che ha subito ricevuto l’adesione del Sindaco Franz Caruso.

Obiettivo del progetto, che ha visto già nel giugno scorso l’inaugurazione di un primo murales dedicato alla memoria di Sergio Cosmai, ex direttore della casa circondariale di Cosenza, barbaramente assassinato dalla criminalità organizzata nel 1985, è quello di contribuire, attraverso il recupero strutturale dei piloni della sopraelevata e la realizzazione di una serie di opere artistiche, veri e propri affreschi, alla riqualificazione dell’intera zona di via Padre Giglio, preda dell’incuria e del degrado.

Ieri mattina, nel corso di una partecipata cerimonia, sono stati svelati i due nuovi affreschi di cui è autore il bravo artista cosentino Paolo Viscardi. Come pilastro di scienza e conoscenza è stato raffigurato il filosofo cosentino del 1500, Bernardino Telesio, il primo degli uomini nuovi. L’altro murales, simbolo della solidarietà, raffigura, invece Padre Fedele Bisceglia, presente alla cerimonia e che ha dedicato una vita a favore dei poveri, degli ultimi e delle persone bisognose.

“Bernardino Telesio – ha detto il Sindaco Franz Caruso durante la cerimonia – è il pilastro della cultura e della storia della nostra città, colui grazie al quale possiamo ancora oggi fregiarci del titolo di Atene della Calabria e che abbiamo adesso messo al centro della candidatura di Cosenza quale capitale italiana della cultura per il 2026. Telesio è per noi una cifra di riconoscibilità e una sorta di brand identitario perché il filosofo cosentino è conosciuto in tutto il mondo.

L’altro simbolo è Padre Fedele Bisceglia che con l’affresco di Paolo Viscardi – ha aggiunto Franz Caruso –vogliamo rendere sempre presente perché ha fatto tanto, per la nostra città e non solo per Cosenza. Lo dimostrano le sue opere caritatevoli e le sue missioni in giro, anche fuori dall’Italia, soprattutto in Africa dove ha portato il suo messaggio di solidarietà alle popolazioni e ai bambini che soffrono. Credo che cultura, solidarietà e legalità siano pilastri importanti per la crescita di una comunità. Se una comunità cresce è perché ha una storia, tradizioni e radici forti”. Franz Caruso ha ricordato anche l’inaugurazione, nel giugno scorso, del primo murales dedicato a Sergio Cosmai “che rappresenta la giustizia che diventa vittima della mafia”. Un murales – ha aggiunto il Sindaco –  che ha avuto apprezzamenti anche da fuori provincia e da fuori regione”.

Grazie all’atto di mecenatismo di Federico Morabito e all’impegno di Paolo Viscardi – ha concluso Franz Caruso – possiamo trasmettere alla città un messaggio importante che è quello dell’iniziativa privata che si impegna in interventi di recupero, come quello di aree dismesse e destinate alla fruibilità del territorio, che si affiancano a quelle che noi stiamo mettendo in campo per la riqualificazione delle periferie, partendo- non mi stancherò mai di dirlo – da dove gli altri non sono mai arrivati. Stiamo facendo interventi nelle aree emarginate della città, appunto le periferie, che non si ricordavano da tempo immemorabile.

Una città intanto cresce ed è attrattiva se tutta la città cresce nello stesso modo, in maniera omogenea. Non bastano solo l’isola pedonale ed il Mab. La città cresce ed è attrattiva quando cresce in tutte le parti del territorio, soprattutto in quelle periferiche”.

L’artista Paolo Viscardi, autore delle opere ha spiegato la tecnica adoperata. “Non si tratta di semplici murales, che non sono da considerare neanche street art, perché quest’ultima solitamente è eseguita tramite vernici acricliche nebulizzate con bombolette spray. Abbiamo, invece emulato– ha sottolineato Viscardi – le tecniche tardo rinascimentali di cui fanno parte anche le decorazioni dei piloni, con finti stucchi che incastonano i dipinti, non decontestualizzando la natura stessa del pilone.

Abbiamo poi utilizzato, su base cementizia e calcinea,  una sorta di affresco che in termine tecnico si chiama falso-fresco, trattando le superfici cercando di lavorare sul bagnato con tempi veloci, ma che va ad imprimere nella malta il dipinto per assicuragli la durata nel tempo”. L’imprenditore Federico Morabito ha ringraziato il Sindaco Franz Caruso e l’Amministrazione comunale affermando di aver perseguito con piacere il suo progetto “perché ognuno di noi, nell’ambito delle sue possibilità, deve tendere a rendere più attrattiva la città”.

Visibilmente emozionato, ma felice Padre Fedele Bisceglia che ha ringraziato Franz Caruso, “il più grande Sindaco – ha detto Padre Fedele – che abbia mai conosciuto”. Il murales dedicato a Padre Fedele contiene anche un dipinto che richiama la meritoria missione di solidarietà svolta da “La Terra di Piero” di Sergio Crocco.