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“Il Presidente Occhiuto parla molto bene della sanità in Calabria, ma è mai venuto nel nostro PS nuovo?

Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:

Vorrei parlare un po’ di sanità, quella sanità di cui sento parlare ogni giorno dal presidente Occhiuto nei vari Tik Tok, in cui dice tante cose belle ma la realtà è ben diversa… la provincia di Cosenza vive come un dramma, ed è tutt’altro che positiva.

Se hai bisogno di prenotare una visita medica specialistica, non sai quale anno e in che luogo ti capiterà di andare, per non parlare della scontrosità degli operatori del cup, in particolare quelli di via Popilia, che sembra che fanno un favore ai malati come se non venissero pagati… e poi c’è l’ospedale di Cosenza. Arrivi al pronto soccorso e già noti che c’è tanta gente fuori che aspetta, devi semplicemente attendere fuori e sperare che qualche anima pia ti informi sullo stato di salute del tuo caro.

E ancora siamo solo al triage, il moribondo riesce dopo dieci minuti un quarto d’ora ad entrare in questa stanza dove ci sono tutti i codici colorati del mondo, quindi trovi il codice rosso, verde, giallo, tutti lì, in barella, sedie o sedie a rotelle.

Codici rossi che aspettano dal mattino presto, altri dal giorno prima… se sei anziano ci passi almeno tre giorni prima che qualcuno ti visiti e intanto fuori ci sono i poveri parenti che aspettano notizie, se provi a chiedere alla guardia (anche questa che sta lì per opera di bene, non perché viene pagata) ti aggredisce… senza il minimo rispetto delle persone che aspettano da due o tre giorni buttati come animali, vestiti con abiti di tre giorni che non mangiano, né bevono e se non puoi muoverti, nemmeno in bagno puoi andare, rischiando di fartela addosso. 

Se sei  fortunato, dopo mezza giornata viene qualcuno a visitarti… evviva, però poi ti mandano a fare una radiografia, non dico qualcosa di più complicato, una semplice radiografia, ebbene, ti deve accompagnare un operatore socio sanitario e qua e un gran bel problema, perché se vai in cerca di un Oss che ti accompagna passano altre due o tre ore.

Comunque tutto va bene secondo Occhiuto, anzi il presidente Occhiuto, il quale dice sui social che sta lavorando per la sanità calabrese… questi sono i risultati e siamo solo al pronto soccorso, dove inizia il calvario di tanta povera gente.

Ma ora, vorrei parlare della mia ultima esperienza… lasciando stare quelle che da gennaio fino ad ora ho già avuto, prima con mia figlia di 17 anni, poi con mio marito e poi con mia mamma in ortopedia… tutte pessime.

Ritorniamo all’esperienza di mia figlia di 21 anni, fa un incidente per fortuna non grave, la macchina distrutta, gli airbag scoppiati… arriva l’ambulanza e diciamo tempestivamente perché da Spezzano della Sila a Forgitelle a Camigliatello ci vogliono 10/15 minuti. 

Arriva al pronto soccorso di Cosenza… triage… io vengo cacciata fuori e mia figlia rimane da sola nella stanza dei codici e dei colori. L’incidente è successo alle 14, arriva in ospedale alle 15, viene visitata alle 18, radiografia alle 19 e alle 20 viene dimessa. Siamo tornati tranquilli e contenti a casa, mia figlia non ha riportato nulla, quindi ritorna a casa senza collare e senza neppure una tac di controllo.

Bene, ora siamo, mentre scrivo questo messaggio, al pronto soccorso di San Giovanni in Fiore perché mia figlia non sta bene, accusa dolori fortissimi al collo, spalle e schiena.
Però ci è andata bene… perché martedì all’ospedale di Cosenza, al pronto soccorso, c’erano solo due medici e due infermieri e ci siamo sbrigati subito dalle 15 alle 20… solo sette ore quindi evviva… siamo stati fortunati… peccato che il giorno dopo siamo di nuovo in un pronto soccorso.

Cinzia Bonanno