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Il Presidente di “Giovane Territorio” si dimette: “Qui solo corruzione ed omertà. Non si può fare nulla”

Riceviamo le parole con le quali il giovane presidente e fondatore del movimento “Giovane Territorio” annuncia le sue dimissioni:

 

 

Caro Giulio Golia, carissimo programma Le Iene, mi è inutile interpellare la stampa della mia regione, gran parte, non tutta, è corrotta. Mi auspico però, che il mio messaggio arrivi a voi.

Sono Raffaele, ho 25 anni, nel 2018, precisamente a 21 anni, ho fondato la mia associazione, denominata Giovane Territorio, nata proprio per permettere a noi giovani, di mettere in campo le proprie idee e dimostrare, le proprie capacità, attraverso l’azione. Potevo scegliere di spacciare droga, di stare per strada a fare il criminale, oppure potevo scegliere di scappare da una terra così bella, ma maltratta. Invece ho deciso di restarci, e di mettermi in gioco per fare sperare nel futuro tanti giovani come me, forse ho sbagliato. Non abbiamo meriti noi che scegliamo di essere così, abbiamo solo coltelli alle spalle, e pugni pronti a colpirti nello stomaco.

L’unica mela marcia di tutto questo? Il mio essere libero, e il mio andare contro-corrente a chi, amministra la mia terra, o meglio, gran parte dei comuni della mia terra. Purtroppo è così, se in Calabria si è liberi, si è esclusi e dimenticati, messi da parte e archiviati, così come avviene negli uffici per le inchieste, quelle importanti e quelle meno importanti. Non faccio neache una colpa ai giornalisti locali che non parlano, perché tanto, parlare porta a delle conseguenze ben precise, che tutti conosciamo.

I diretti interessati o chi per loro, prima o poi te la fanno pagare. Si inizia dalle minacce, per arrivare a tutt’altro. Questa è la politica, questa è la criminalità, per la quale Nicola Gratteri , per tanti anni ha lottato. Ma fortunatamente tutti conosciamo i nomi e cognomi di ogni conseguenza che viviamo, io addirittura per tutela, alcuni li ho scritti. La cosa che mi fa paura? L’omertà del mio popolo, che come un gregge, segue la strada del silenzio, quella che la nostra terra, l’ha distrutta.

Ed è per questo, che dico GRAZIE anche a quelle autorità, che i “politici” dovrebbero tenerli sotto controllo, e soprattutto li ringrazio, perché non hanno fatto nulla per fare comprendere agli stessi, che il territorio è dei cittadini, non della politica, quella deve solo assumersi la responsabilità di coordinare il territorio nel migliore dei modi, ma non distruggendo realtà, che negli anni, hanno dimostrato di voler crescere.

Oggi, a distanza di cinque anni, ho deciso di riunire la mia squadra, formata da venticinque giovani che come me, ci credevano. Li convocherò nelle prossime ore, per un incontro formale previsto dopo la festivata prossima, per annunciare LE MIEI DIMISSIONI da presidente dell’associazione Giovane Territorio, questo perché, noi ragazzi non abbiamo spazio, soprattutto in un comune, dove in prima persona ho dato l’anima, e ad oggi, il grazie è questo.
Ecco care Iene, ecco caro Giulio, ecco cara Striscia la notizia , la Calabria purtroppo è questa, e davvero mi fa male il cuore.

Spero che questo mio pensiero, arrivi anche alle più alte cariche che rappresentano la mia Regione, al presidente On. Roberto Occhiuto e alla presidente della provincia di Cosenza Dott.ssa Rosaria Succurro vada a loro, perché nonostante il mio colore politico diverso, ammiro la loro voglia e il loro desiderio di costruire in questa terra, fatta spesso di persone, che a causa della loro mentalità politica, deturpano ogni bene per questo paese.

A causa di questi concetti, spesso di politici sbagliati, continua ad espandersi il pensiero che la Calabria è questo, ma io so che non è così, per questo nel futuro di questa terra continuerò a crederci, ma solo osservandolo da dietro le quinte, da lontano, senza mettersi più in campo, perché tanto, probabilmente non ne vale la pena.

Per alcuni, in particolare modo per quanti volevano mettermi in penombra, questo post è un comunicato valido per festeggiare, per me invece, vuole essere un messaggio che faccia comprendere “l’ennesimo fallimento” di politici distratti, in una società alla ricerca di continue attenzioni.

Io personalmente, ho provato a lottare, a cambiare, a migliorare le cose, ma soli non si può gareggiare.
Il mio pensiero, raggiunga anche le diverse opposizioni che, negli anni, hanno cercato di dimostrarmi la loro vicinanza in “campagna elettorale” ma è proprio adesso che comprenderò il valore di chi si reputa diverso.

Personalmente non ho mai fatto gare, tanto meno ho giudicato l’operato di associazioni a me care e non. Sono stato al mio posto, a svolgere il mio dovere, pensare per la mia terra. È stato un onore servire la mia terra, i giovani, gli adulti, le persone sole e quelle messe ai margini, ma forse la Calabria, soprattutto scalea, hanno bisogno del nuovo, ed è per questo che auguro a chi si diletta, a chi gareggia, e a chi con umiltà si mette in gioco, un buon lavoro.

Mi auspico in ultimo, che la stampa, quella pulita, quella libera, un giorno metterà in luce chi, in cambio del silenzio, ha contribuito alla distruzione del nostro territorio.

Raffaele Santoro