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“Il mio ultimo giorno di tirocinio all’Annunziata. Sembrava l’inferno, ora lascio con gratitudine.”

Riceviamo le parole della nostra lettrice, che preferisce rimanere anonima:

Mi ritrovo nel mio ultimo giorno di tirocinio infermieristico, dopo tre anni pieni di emozioni, qui concludo il mio percorso, la rianimazione, il mio ultimo reparto, probabilmente quello che ho odiato di più all’inizio.

I primi giorni sono stati un inferno, era solo tristezza e lacrime, tanto che mi hanno portato a non volerci andare più! É stato il reparto che mi ha fatto dubitare di me stessa, che mi ha messo più in discussione, che ha sprigionato in me emozioni mai provate prima, arrivando persino a chiedere aiuto al cielo. Poi però, ho fatto un passo indietro, ho iniziato a guardare il tutto da un punto di vista diverso, ho iniziato a vedere oltre la sofferenza: l’amore, la vicinanza e il vero senso di bisogno, di empatia, non posso dire di non aver continuato a piangere qualche volta, ma era un compensare con delle piccolezze che ti facevano venire il sorriso.

Ho imparato tanto sia a livello lavorativo, ma soprattutto a livello umano, mi sono resa conto di come in un attimo la vita possa completamente essere stravolta, di quanto poco vediamo il pericolo intorno a noi, di quanto poco diciamo a chi teniamo di volergli bene e di come le persone che ti amano corrano nel momento del bisogno. L’amore di un marito, verso la propria compagna di vita, le carezze, lo stringersi delle mani, come a fargli sapere che é lì e non ha intenzione di lasciarla, l’amore di un figlio, che accarezza dolcemente il viso del papà, che gli racconta della giornata, come a non fargli perdere nemmeno un momento del tempo trascorso in cui lui é intrappolato in un letto di ospedale.

L’amore della mamma verso il proprio figlio, alle preghiere, all’implorare a bassa voce di poter fare qualcosa, di rimanere con lei ancora un giorno in più. Un luogo in cui tutte le emozioni si amplificano! Ad oggi io ti dico grazie, perché mi hai fatto vivere in una realtà completamente diversa, che chi guarda da fuori non può capire a pieno, mi hai regalato gioie e dolori, tanto da farmi ricredere e farmi sperare che un giorno ci rincontreremo!

Concludo la mia riflessione ringraziando tutto il reparto di Rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, un grazie a tutti gli infermieri che hanno cercato di trasmettermi nel migliore dei modi il loro lavoro e la loro intensa passione e dedizione, facendoci sentire parte del gruppo, un grazie va ai medici, grandi professioni nel settore che ci hanno resi partecipi in ogni procedura da loro effettuata, un grazie va al caposala Ciro, una persona ammirevole, che si é reso disponibile fin da subito, ci ha accolto e indirizzato nel migliore dei modi. Per finire un ringraziamento a tutti gli OSS del reparto che con impegno si prendono cura di tutti i pazienti nel miglior modo possibile.

(Lettera firmata)