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Il Gruppo Citrigno vicino ai bisogni sociali, anche degli utenti di Cosenza 2.0

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Coniuga la gestione della sua attività imprenditoriale alla dedizione verso il sociale.

 

Forse non è casuale che siano centri sanitari quelli appartenenti al Gruppo Citrigno, l’azienda gestita dall’imprenditore Alfredo Citrigno giovane, dinamico, attento ai cambiamenti repentini dell’innovazione tecnologica che applica alle sue aziende senza tralasciare le finalità e le ricadute nel sociale.

Alfredo Citrigno insieme alla sorella Nuccia già da tempo rivolgono il loro interesse verso le tematiche sociali cogliendo, ad esempio, le esigenze primarie di una famiglia disperata che, dalle pagine della nostra community Cosenza 2.0, si appella ai nostri lettori per chiedere aiuto (leggi articolo QUI) oppure istituendo un premio da destinare alla ricerca delle malattie neuro muscolari come è negli scopi del Premio Agapanto.

Un’azione rivolta a tutti gli aspetti che una tematica sociale può rappresentare. Dai disagi legati alla salute per finire a quelli sociali. In particolare è stata di recente stipulata una convenzione con il centro di giustizia minorile di Catanzaro per offrire ai giovani di potersi formare, avere un’esperienza lavorativa e, perché no, offrire loro un modo per reinserirsi a pieno titolo nella società (leggi articolo QUI).

 

D. Dott. Citrigno ci spiega nel dettaglio in cosa consiste questa convenzione e cosa l’ha spinta a rivolgere la sua attenzione verso i giovani all’interno del centro di giustizia minorile?

R. Attraverso questo accordo sarà data la possibilità ai minori e ai giovani adulti detenuti al carcere minorile, di svolgere tirocini formativi e lavorativi all’interno delle nostre aziende. Si tratta di una innovativa modalità di reinserimento sociale dei minori e giovani adulti entrati nel circuito penale perché potrà anche offrire loro la possibilità di formarsi, attraverso percorsi di formazione-lavoro, pedagogico-educativo.Sono poi particolarmente contento di rappresentare con questo accordo una impresa cha fa da apripista, come ha opportunamente dichiarato nel suo intervento la Direttrice del Tribunale dei minori di Catanzaro Dott.ssa Mastropasqua, sperimentando un percorso educativo-formativo, realizzato in collaborazione tra enti pubblici e e aziende private. Inoltre sono convinto che occasioni come queste, possono rappresentare un passo importante verso la costruzione della solidarietà da parte delle imprese che perseguono anche finalità etiche, come strumento di crescita e di arricchimento per chi offre il lavoro, per chi ne beneficia e per l’intero contesto sociale. Ed anche una speranza di intravedere un futuro positivo per molti giovani meno fortunati.

D. Ci sono altre iniziative che sta portando avanti in ambito sociale?

R. Ci sono diverse opportunità di intervento che una impresa può offrire alla collettività. La convenzione con il centro di giustizia minorile è soltanto un esempio tra tanti; l’apporto cooperativistico, come ho potuto sperimentare, si può rivolgere su più piani. Un altro esempio che ho verificato è la collaborazione con il mondo associativo. Al Centro Clinico San Vitaliano trovano sede gli sportelli dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi laterale amiotrofica) e dell’AISM (Associazione italiana Sclerosi Multipla) e proprio da pochissimi giorni, anche l’associazione di malati oncologici ACMO Ida Paonessa Onlus.
D’altra parte non sono nuovo ad iniziative solidaristiche: negli scorsi anni ho accolto come tirocinante presso la Clinica Villa Adelchi di Longobardi una persona che stava scontando nel carcere di Paola (Cs) una pena di undici anni. Questa esperienza mi ha reso particolarmente felice perché quest’uomo ha avuto una sua seconda possibilità anche per l’apertura che ha trovato nel nostro centro. A breve firmeremo un protocollo d’intesa con il carcere di Castrovillari che prevede ulteriori percorsi formativi-educativi all’interno delle aziende del mio Gruppo. Donare momenti di gratificazione e di fiducia è una delle gioie impagabili della vita.

 

Grazie da parte nostra …e dai lettori di Cosenza 2.0