Per un certo periodo di tempo – piuttosto lungo – il mondo del gioco e dei videogame in generale è stato accompagnato da una serie di stereotipi circa la sua funzione diseducativa, alienante, soprattutto per le nuove generazioni.
Anche ampi rami della politica, in Italia, hanno marciato su queste autentiche fantasie, che la psicologia moderna ha rivelato essere infondate.
Lo stereotipo peggiore sul gioco – quello sulla sua funzione diseducativa, è caduto. Lo ha dimostrato – a prova di un nuovo slancio sociale per il mondo del gioco – l’ingresso dei videogame nella didattica. Una cosa meno recente di quanto si possa immaginare, ma tornata in auge nell’era della scuola digitale.
Si parla non a caso di Game Based Learning, di piattaforme gamificate, di giochi che favoriscono l’apprendimento. Didattico, ma non solo. Anche e soprattutto sociale. Secondo studi della University of Denver Business School, chi gioca acquisisce in media l’11% in più di conoscenza concreta e si conserva il 10% in più di informazioni nel lungo periodo.
I videogame, nell’ordine, promuovono la motivazione, il coinvolgimento, la valutazione, l’autovalutazione. E soprattutto la socialità, come si diceva poc’anzi.
A maggior ragione dopo la stagione pandemica, in cui restrizioni e divieti hanno ridotto all’osso la vita sociale degli individui. Solo così si spiega il successo di alcuni giochi, scelti dai giovanissimi per la possibilità che concedono di giocare online in modalità cooperativa con gli amici.
Giochi che hanno dato nuovo slancio alla socialità rientrano nella categoria degli sport elettronici, quelli che oggi sono noti a tutti come e-Sports. Un fenomeno vecchio, esploso negli ultimi anni, fino al boom del 2022: l’industria degli Electronic Sports ha sfiorato i 3 miliardi di dollari nel 2022, con prospettive di crescita esponenziali per il 2023.
L’aspetto sociale degli e-Sports è premiato dai tornei, frequentatissimi dai giocatori sia come parte attiva sia come spettatori, dal momento che esistono piattaforme apposite in cui poter guardare i propri “eventi” di gioco preferiti. Anche altri offrono possibilità di giocare in modalità torneo, come la piattaforma online di Librabet, uno dei punti di riferimento del gambling online in Europa. Tornei di slot machine ovviamente, ma anche di poker ed altre tipologie di gioco molto gradite dai gamer, in particolare tra le fila dei giocatori delle nuove generazione.
La modalità torneo è quella di gran lunga più battuta per via delle possibilità che offre. Motivazione, valutazione, concorrenza, socialità. Sono tutti aspetti da non sottovalutare quando si parla – oggi – di gioco. I tornei al momento le offrono tutte.