Tre, due, uno….. Sedici settembre. Ed è subito scuola! Ed è subito Ardito!
Al suono della campanella si aprono i cancelli dello storico istituto comprensivo della città. La pioggia non rovina la festa all’Istituto Ardito Don Bosco, guidato dalla dirigente Margherita Primavera.
Le emozioni sono tutte quelle del primo giorno di scuola: sorrisi, saluti, abbracci, qualche timore, ma anche tanta tanta voglia di imbarcarsi in una nuova avventura formativa. E l’accoglienza diventa un momento qualificante per tanti giovani che si preparano a riprendere posto tra i banchi. I docenti con i loro cartelloni colorati radunano gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado assegnati alle varie sezioni e poi…. Mano sul cuore: parte l’Inno di Mameli eseguito dall’affiatato gruppo dei docenti dell’orchestra e magistralmente interpretato dalla professoressa Nadia Giordano.
A salutare i ragazzi e i genitori, presenti in cortile, la dirigente Margherita Primavera la quale ha ringraziato le famiglie per aver riposto, ancora, fiducia nell’Istituto Ardito. Un presidio di istruzione importante, una scuola che ha dato al territorio talenti ad eccellenze. E l’immagine è proprio quella di generazioni che si passano il testimone, che si danno la mano per portare avanti i valori e le peculiarità di un territorio che è comunità.
L’augurio, come sottolineato dalla dirigente nel suo accorato discorso, è che l’impegno, la curiosità e lo spirito di coesione possano essere volano di una crescita sociale e civile. E il corredo più bello che questo istituto si appresta a dare alle giovani generazioni è fatto di un tessuto umano, inclusivo, giusto.
Alla fine arriva il momento di prendere in mano i diari, offerti dalla scuola, e di entrare in classe a registrare gli impegni e, perché no, anche le indimenticabili emozioni di pagine di adolescenza.
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