Prima di partire per un viaggio internazionale risulta essere fondamentale prepararsi sotto tutti i punti di vista e per qualsiasi evenienza. Oltre a documenti e prenotazioni, infatti, ci sono aspetti pratici spesso trascurati, tra i quali rientra ad esempio la gestione dei dispositivi elettronici. Tantissimi viaggiatori in questo senso si ritrovano a dover affrontare dei problemi piuttosto comuni, che si presentano nel momento in cui non ci si è attrezzati per collegare e ricaricare i propri dispositivi nei vari Paesi. Per questo motivo nelle prossime righe approfondiremo il tema degli adattatori di corrente, delle tipologie di prese elettriche e dei dispositivi essenziali che possono rendere il viaggio molto più agevole.
Le diverse normative nei vari Paesi del mondo
I vari paesi nel mondo si differenziano tra di loro per la loro storia, la loro cultura e le loro usanze. Tuttavia, a diversificarli gli uni dagli altri ci sono anche le prese di corrente, che verso la fine del diciannovesimo secolo vennero introdotte prima di tutto in Inghilterra e solamente in un secondo momento, intorno ai primi del Novecento, negli Stati Uniti. Con l’espandersi e il diffondersi dell’elettricità come fonte di energia principale nel campo domestico, le singole nazioni hanno deciso di adottare un modello di presa diverso dagli altri anziché optare per un modello unico e valido per tutti.
In Italia, ad esempio, si utilizzano prese con tensione a 230V e frequenza a 50Hz, ma negli Stati Uniti la tensione è di 110V e sono utilizzate prese di tipo A e di tipo B. Nel mondo esistono quindi diverse prese elettriche, che vengono poi codificate mediante delle lettere. Per fortuna ad oggi è possibile raccogliere informazioni sulle tipologie di prese su siti affidabili come quello di VIVI energia o su tante altre pagine informative presenti sul web per avere un quadro completo della situazione ed evitare brutte sorprese al momento dell’arrivo. Tra le prese più comuni esistono il tipo A e il tipo B (adoperati negli Stati Uniti e in Canada), il tipo C (utilizzato in Europa), il tipo G (utilizzato nel Regno Unito e in alcune zone dell’Asia) e il tipo I (adoperato in Australia e in Nuova Zelanda).
L’importanza di avere con sé dispositivi come il power bank o il caricabatterie portatile
Considerando il fatto che in diversi Paesi le prese potrebbero essere meno accessibili all’interno delle aree pubbliche o all’interno degli alberghi, riveste un ruolo cruciale il possesso di oggetti come il power bank e il caricabatterie portatile. Per semplificare il più possibile la gestione dello spazio e delle connessioni elettriche, in particolar modo per coloro che viaggiano con più dispositivi elettronici quali smartphone, fotocamere o tablet, potrebbero essere decisamente utili dei cavi multi-funzione e dei caricabatterie con più porte USB.
A proposito di dispositivi elettronici, è essenziale anche il tema relativo alla protezione di questi ultimi dalle variazioni di tensione che possono presentarsi in alcuni Paesi. In questo senso, suggeriamo l’utilizzo di regolatori di tensione o di ciabatte con protezione da sovratensioni per fare in modo di evitare danni agli apparecchi più delicati. Ribadiamo, inoltre, che una buona preparazione può fare molta differenza in un viaggio internazionale, per questo è necessario assicurarsi che tutti i dispositivi elettronici funzionino correttamente ovunque si vada.