Riceviamo le parole della Dott.ssa Chimenti Piščanec che poche settimane fa ci aveva chiesto di pubblicare il suo sfogo dal titolo “Malati oncologici – Come fa a curarsi chi non ha santi in paradiso?”:
“Non si può morire di cancro a causa delle lunghe liste d’attesa per accedere ad esami diagnostici salvavita. E non si può non erogare una prestazione significativa perché “non combinata”. Le campagne di prevenzione servono a poco, se non si può fare prevenzione. Il cup provinciale rimanda ai 6 mesi successivi. A volte peggio. E nel mentre l’attività metastatica aggrava le condizioni e spesso, ne impedisce la guarigione.
Budget irrisori per gli istituti privati convenzionati. Budget, sovente, neppure del tutto utilizzati per la giusta causa. Ecco! Queste le mie parole, in un garbato vis a vis col Presidente Roberto Occhiuto ed in presenza del Commissario Vitaliano De Salazar.
Persone perbene, cordiali, già pronte ad affrontare i problemi di cui sopra con forza e determinazione. È in atto un lavoro, appena accuratamente definito,sul Cup regionale che sarà online entro luglio e che verrà assicurato anche agli anziani, meno abili nell’utilizzo di PC e smartphone, attraverso supporter scelti.
Un “occhio vigile” sui nosocomi della regione h24 attraverso nuclei operativi formati per fornire informazioni su quanto accade tra le corsie, nei pronto soccorsi, ed in tempo reale. Rispetto al nostro Pasteur mi è stato garantito un rinforzo non indifferente.
– Unità di primo intervento giovevole. Salvifico se necessario. Cassette di pronto soccorso e pacchetti di medicazione. Attrezzature per i servizi in emergenza. Unità di aspirazione, monitor ECG con defibrillatore, ventilatori polmonari-.
Per la diagnostica, le mie richieste sono state TAC e MAMMOGRAFO, fondamentali per alleggerire il carico di richieste sugli ospedali limitrofi provinciali. (Mi piacerebbe pensare anche ad un turnista, specializzato in anestesia e rianimazione, che una volta al mese possa utilizzare durante l’esame diagnostico con TAC, il mezzo di contrasto).
Benefici insomma di un percorso ben stabilito nel programma Pnrr per ospedali di comunità e case di comunità che dovranno essere realizzate entro il 2026. Il nostro Presidente ha ben chiari i problemi che gravano sulla Sanità Calabrese e dovuti a decenni di disdicevole gestione.
Ho conosciuto un uomo senza filtri. Uno di quelli che ascolta, perché poi ripete parola per parola tutto ciò che gli si racconta. Profondamente umano. PULITO. Una macchina da guerra, il cui unico scopo è fare del bene e farlo bene. Ingegnoso.
Tutti i cittadini di Calabria possono nutrire fondate speranze nella persona del governatore Occhiuto. E sarà mio impegno costante dar voce e seguito ad ogni ammalato, ad ogni promessa, fatta e ricevuta.“
Dott.ssa Chimenti Piščanec
