Questo il comunicato degli amici di “I Calabresi”, che da ieri sono di nuovo operativi:
“Rieccoci online, con lo sguardo curioso e disincantato. Ancora qui a raccontare le dinamiche sociali, i fatti, i luoghi e i protagonisti, anche quelli dimenticati, forse soprattutto quelli.
I Calabresi torna dopo una pausa, lunga ma necessaria. Il giornale – fondato a luglio 2021 e diretto nel primo anno di vita da Franco Pellegrini con risultati lusinghieri – ha avuto uno stop a causa della messa in liquidazione di Calavrìa Srl, società che lo editava.
Oggi, invece, a editare I Calabresi è una nuova società composta dai giornalisti che ne costituivano la redazione originaria e che ne hanno rilevato la proprietà, riportando in vita la testata grazie a un contributo economico della Fondazione Giuliani a supporto della fase di start up.
Tuttavia, i veri padroni del giornale saranno sempre e solo quelli che ci leggono. È a loro che, come e più di prima, dovremo rispondere del nostro operato.
Il direttore de I Calabresi è Michele Giacomantonio, in questa squadra sin dall’inizio. Ma, per una consolidata e diffusa disabitudine alle gerarchie, la redazione da subito ha assunto l’aspetto di un vociante collettivo, all’interno del quale si confrontano le diverse esperienze.
La nuova edizione de I Calabresi non sarà differente dall’originaria. Uguale sarà il sentiero che intendiamo seguire: una certa allergia all’urgenza della cronaca e l’interesse, invece, per l’approfondimento. Il digitale e il web sono sinonimi di velocità. invece noi riprenderemo ad andare controcorrente. Quelli bravi lo chiamerebbero slow journalism, noi pensiamo al passo lento dell’analisi, allo sguardo ampio dell’inchiesta, al respiro lungo del racconto che mette al centro le persone, i posti, le promesse. Quelle mantenute e quelle tradite, che sono di più.
Parleremo di cultura, imprese, territori, beni comuni, giustizia, ambiente. E parleremo della politica, che da noi resta la sola forma di economia che non conosce crisi. La lentezza con la quale guarderemo questi universi non è una scusa, ma un metodo per trovare risposte senza farci distrarre dalla fretta, formulare domande senza farle precedere dalle risposte e dai pregiudizi.
Attorno alla redazione ci saranno molti degli autori, giornalisti e non, che hanno rappresentato l’ossatura della passata edizione e che proseguiranno a dare fiato al nuovo corso. Altri si sono aggiunti e altri ancora speriamo si aggiungano presto. A tutti loro va il nostro ringraziamento e ai lettori la nostra promessa di impegnarci al massimo, con la convinzione che non sempre la sola notizia meritevole di attenzione sia quella cattiva. Certe volte anche quella buona è una notizia. E che I Calabresi torni ai suoi lettori è una bella notizia.“