Riceviamo la denuncia di una nostra lettrice:
“Gentili Signori,
mi rivolgo a voi in qualità di residente preoccupato di Cosenza per sollevare un problema di salute pubblica che sta affliggendo la nostra comunità. È con grande disappunto che devo segnalare la persistente presenza di batteri Escherichia coli e batteri coliformi nell’acqua potabile fornita ai cittadini di questa città, in particolare nella zona di Via Eugenio Martorelli e limitrofi.
Questo grave problema non è nuovo; già nel mese di Novembre abbiamo affrontato una situazione simile, che ha richiesto numerosi solleciti al Comune prima che venisse riparato un tubo di fognatura danneggiato, situato in prossimità delle condutture dell’acqua potabile. Nonostante la riparazione, ci troviamo nuovamente di fronte allo stesso pericolo, con l’aggravante che l’Amministrazione Comunale sembra non prendere le dovute misure correttive.
Il condominio in cui risiedo ha commissionato analisi a un laboratorio indipendente, il quale ha confermato la contaminazione, rivelando che l’acqua è fortemente inquinata. Come cittadino che paga regolarmente le bollette dell’acqua, trovo inaccettabile che io e la mia famiglia e tutti gli altri residenti della zona siamo costretti a vivere in condizioni insalubri, incapaci di utilizzare l’acqua per le più basilari necessità igieniche e culinarie. L’acqua, che dovrebbe essere limpida e inodore, si presenta con un odore nauseabondo e un colore biancastro, segno evidente di contaminazione.
Questa situazione non solo viola i nostri diritti fondamentali alla salute e al benessere, ma pone anche seri rischi per la salute di tutti, in particolare per i più vulnerabili, come i bambini piccoli.
Chiedo pertanto il vostro intervento giornalistico per dare visibilità a questa emergenza, affinché le autorità competenti siano spinte ad agire con la massima urgenza. È essenziale che vengano condotte indagini approfondite e che si proceda con azioni concrete per garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua a Cosenza.
Vi ringrazio per l’attenzione e confido nella vostra sensibilità e professionalità nel trattare questa importante questione.
Cordiali saluti,
Una cittadina infuriata“
