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Covid, al via la campagna vaccinale dell’Università della Calabria

Da oggi 11 marzo inizierà la somministrazione del vaccino anti Covid al personale universitario

 

 

 

“La campagna riguarderà docenti, personale tecnico-amministrativo, professori a contratto, assegnisti, dottorandi, nonché il personale delle mense e del servizio manutenzione.

Nella giornata del 9 marzo l’Asp di Cosenza ha consegnato all’ateneo le dosi necessarie, al termine di una fitta e proficua interlocuzione con i manager e i responsabili dell’Azienda, avviata subito dopo il via libera della Regione alla proposta di vaccinazione in house avanzata dal rettore Nicola Leone.

Il commissario dell’Asp Vincenzo La Regina è stato in ateneo, la scorsa settimana, insieme al direttore del Distretto Sanitario Valle Crati Ottorino Zuccarelli, per incontrare il Rettore e visionare le strutture.

Lunedì 8 marzo, invece, sono state definite le procedure operative con il direttore sanitario Martino Rizzo e la dottoressa Valentina Battendieri.

L’uso del vaccino di AstraZeneca, destinato dal piano nazionale al personale universitario e scolastico, è stato esteso da una circolare del ministero della Salute anche alle persone sopra i 65 anni e quindi potrà essere somministrato alla totalità del personale.

Chi ha già contratto il virus, riceverà una sola dose di vaccino – come indicato dal ministero – nel caso in cui dall’infezione siano trascorsi non meno di tre mesi (e non più di 6 mesi).

La platea interessata è di circa 2.500 persone, ma grazie all’organizzazione messa a punto dall’ateneo si stima di riuscire a completare entro una decina di giorni la somministrazione della prima dose.

I punti vaccinali previsti nel campus sono quattro: tre sono stati allestiti all’interno del Centro congressi – Aula Magna e il quarto è previsto nei locali del Centro Sanitario.

La piattaforma di prenotazione è già attiva e raggiungibile all’indirizzo unical.it/vaccini.

Possono accedere tutti i dipendenti con account istituzionale d’ateneo.

Per il personale delle mense e dei servizi di manutenzione saranno invece stilati appositi elenchi.

Le prime giornate di vaccinazione saranno riservate ai docenti che torneranno in aula per le lezioni del secondo semestre e al personale coinvolto nella didattica in presenza.

Il primo giorno di vaccinazione sarà per l’ateneo anche un test, utile per calibrare meglio ingressi, orari e tempi d’attesa per le giornate successive, nonché per verificare e migliorare la piattaforma informatica di prenotazione, sviluppata in tempi molto stretti. 

La prenotazione per la seconda dose verrà poi definita a stretto giro, sulla base delle direttive nazionali.

Gli utenti potranno accedere alla piattaforma, utilizzando le credenziali d’ateneo.

Nella prima schermata, il sistema mostrerà di default il primo slot utile per la prenotazione.

L’utente potrà lasciarlo invariato – in questo modo lo confermerà – oppure modificarlo, selezionando giorno, orario e punto vaccinale prescelti, allestiti nel Centro congressi – Aula Magna e all’interno del Centro Sanitario.

Nella stessa schermata gli sarà chiesto di inserire i dati di contatto mancanti (le informazioni anagrafiche saranno già presenti, perché legate al proprio account). La piattaforma permetterà poi di compilare il modulo di consenso e la scheda di anamnesi.

I documenti saranno poi stampati dagli operatori presenti all’ingresso del punto vaccinale e consegnati all’utente, il giorno della somministrazione.

L’utente firmerà il modulo di consenso davanti al medico vaccinatore, che riesaminerà con lui la scheda di anamnesi per verificare eventuali criticità.

All’utente viene chiesto di inserire alcune informazioni relative a patologie o terapie in corso.

In particolare, dovrà indicare:

Allergie (lattice, cibi, farmaci o componenti del vaccino)

Casi di reazioni gravi dopo una vaccinazione

Patologie (malattie cardiache o polmonari, asma, malattie renali, diabete, anemia o altre malattie del sangue)

Condizioni di compromissione delle difese immunitarie (cancro, leucemia, linfoma, HIV/Aids, trapianto)

Dovrà indicare poi, se negli ultimi tre mesi ha assunto farmaci che possano indebolire il sistema immunitario (es. cortisone), se è sottoposto a terapie antitumorali, se ha ricevuto una trasfusione nel corso dell’ultimo anno o la somministrazione di immunoglobuline o farmaci antivirali.

La scheda chiede di indicare eventuali episodi di convulsione (o problemi al sistema nervoso) e la somministrazione di altre vaccinazioni nelle quattro settimane precedenti. Alle donne è chiesto di segnalare se siano incinta o in fase di allattamento o se stiano programmando una gravidanza per il mese successivo alla prima o alla seconda dose.

Viene chiesto anche di specificare i farmaci assunti, in particolare anticoagulanti.

Una parte dell’anamnesi è correlata al rischio Covid.

Viene quindi chiesto all’utente se è entrato in contatto con soggetti positivi, se manifesta sintomi tipici correlati all’infezione da SARS-CoV-2, se ha fatto di recente viaggi all’estero e se si è sottoposto di recente a test Covid-19.”

 

Fonte: Unical