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“Con questi orari dei treni per andare a lavorare partiamo alle 9 e torniamo a casa all’una di notte”

Riceviamo con preghiera di pubblicazione, quanto diffuso sul web dalla Signora Titti Mauro, dell’Associazione Pendolari Jonica:

 

“Invio ennesima mail ricevuta dai pendolari della fascia Tirrenica a: Gratteri, AD di Trenitalia ed RFI; Ministro dei Trasporti; Regione Calabria e soliti direttori vari.

OGGETTO: Le vs solite VERGOGNE continuano SEMPRE anche sulla linea Tirrenica.

Ricevo dai pendolari della linea tirrenica la mail sottoriportata.

Ma è possibile che le vostre vergognose azioni, SEMPRE a DANNO dei pendolari, non finiscono mai????? Certo, voi come raggiungere il posto di lavoro l’avete sempre a disposizione, e quindiiiiii!!!! Mah!!!! Beati voi che siete soddisfatti!!!!! I pendolari calabresi ringraziano e si complimentano con TUTTI voi. Tutti i pendolari PAGANTI DISGUSTATI e MALTRATTATI calabresi, ringraziano.

«Salve sono la signora V.A., dipendente del GOM (Grande Ospedale Metropolitano) di Reggio Calabria! Le scrivo a nome di tutti i miei colleghi pendolari di tutta la fascia tirrenica cosentina, in quanto con l’entrata in vigore dei nuovi orari di Trenitalia riscontriamo grossi disagi nel raggiungere il nostro posto di lavoro!

Oggi, 13/06/23, al ritorno non abbiamo potuto usufruire del servizio del treno regionale delle ore 14:58 perché è stato soppresso fino a settembre… Abbiamo dovuto fare le peripezie tra Frecciaargento e Intercity, pagando il supplemento “vergognoso” avendo fatto un abbonamento mensile pagato ogni 1 del mese!!!!

I nostri dirigenti ci hanno agevolato in precedenza con orari più o meno compatibili con i treni regionali e a distanza di 6 mesi vengono annullati per tutto il periodo estivo! Siamo più di 60 persone con la stessa problematica !!!!!

I nostri orari sono ormai standard; turno mattina dalle 7 alle 14, turno pomeriggio dalle 14 alle 21 e turno notte dalle 21 alle 07. Non è accettabile che per andare a fare il pomeriggio partiamo da Paola alle 09:48 e rientriamo alle ore 01:00 di notte… O che dopo aver lavorato 7 ore in ospedale non ci sia un treno che impieghi la giusta percorrenza.

Non è accettabile che da Reggio Calabria Lido ad Amantea o Paola ci vogliono oltre 3 ore di viaggio! Siamo indignati e soprattutto delusi dalle Ferrovie dello Stato…! Siamo dipendenti statali, lavoriamo a oltre 170 km da casa e vogliamo almeno la possibilità di poter viaggiare !!! Siamo pendolari ANNUALI, NO STAGIONALI»”

Titti Mauro – APJ