Riceviamo le parole della nostra lettrice Simona:
“Salve, vorrei raccontare brevemente la mia triste storia e chiedere aiuto perché venga rifatta l’area del cimitero destinata ai bambini mai nati.
Ad aprile dello scorso anno io e mio marito abbiamo perso nostra figlia Giorgia, nata morta al sesto mese di gravidanza all’ospedale di Cosenza. Al momento di prendere decisioni sulla sepoltura, non siamo riusciti ad occuparcene, eravamo stravolti e gli operatori sanitari ci hanno rassicurato dicendoci che se non ce la sentivamo se ne sarebbe occupato l’ospedale e che sarebbe stata seppellita in un’area del cimitero di Cosenza, denominata “Giardino degli Angeli” in cui giacciono i bambini nati senza vita.
Nei mesi ho cercato informazioni a riguardo, trovando anche questo articolo del 2018 (articolo QUI), in cui si parla del rifacimento dell’area e ci si riempie di belle parole. A dicembre, a distanza di mesi dall’elaborazione del lutto, ci siamo fatti forza e siamo andati al cimitero a vedere quest’area.
Intanto per trovarla abbiamo girato mezzo cimitero perché non c’era nessuno a cui chiedere, poi finalmente abbiamo trovato una guardia che ci ha dato delle indicazioni. All’arrivo siamo rimasti davvero molto rammaricati dal vedere che ci sono delle piccole croci, alcune con dei numeri, alcune senza, con etichette varie svolazzanti di qua e di la, senza più nessuna distinzione, con un cartello arrugginito e poco leggibile con la scritta “aborti 2023”.
Sarebbe questo il cosiddetto “Giardino degli Angeli”? Allego anche le foto. A dicembre ho scritto al comune di Cosenza ed alla mail del sindaco, senza ricevere alcuna risposta. Ho contattato le associazioni citate nell’articolo del 2018, una mi ha scritto che avrebbero provato a fare qualcosa, l’altra che mi sarei dovuta relazionare col comune.
Io non abito più a Cosenza tra l’altro, mi sono trovata a partorire li per una casualità. A inizio febbraio sono tornata in città per un breve periodo e visitando il cimitero la situazione ovviamente è rimasta invariata.
Di certo questo luogo non darà a prescindere pace ai genitori come noi, però credo possa essere sistemato in modo un po’ più rispettoso e dignitoso. L’ho trovato molto triste, più di quanto già non lo sia. Spero si possa fare qualcosa e fare arrivare a chi di dovere la mia voce.
Grazie“
Simona