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Chiusa da 4 anni la SS 283 delle Terme, il circolo del Pd di Fagnano annuncia una mobilitazione corale

Le parole di Giuseppe Terranova (circolo Pd di Fagnano)

 

 

«Dopo 4 anni la superstrada delle terme SS 283 nel comune di Fagnano Castello (CS) è ancora chiusa. Non è tollerabile da nessun punto di vista un simile ritardo che mortifica la civiltà di tutta la Calabria. Era l’Agosto del 2021 quando iniziammo la nostra battaglia, con il prezioso sostegno dell’on. Carlo Guccione, per fare iniziare i lavori di ripristino del viadotto Valle Leto nel comune di Fagnano.

Chiedemmo ad Anas di predisporre con assoluta immediatezza l’intero progetto e procedere con l’assegnazione diretta dei lavori, che iniziarono ad Ottobre del 2021.

Mancano poche settimane all’inizio della stagione estiva e la superstrada delle terme, per il quarto anno consecutivo è ancora interrotta con l’enorme traffico veicolare che dal versante ionico si dirige sul Tirreno, una deviazione di tre chilometri su un tracciato che definirla “MULATTIERA” significa essere buoni.

Per cui gli intasamenti di camion, tir e autovetture sono state in questi anni il film quotidiano che centinaia di migliaia di cittadini hanno visto.

Ora basta, l’interruzione non può più persistere, perché oltre all’insopportabile disagio del traffico, sta significando la morte effettiva del vasto comprensorio dove insistono moltissimi comuni.

Se per la fine del mese di Maggio p. v, Anas e Ministero dei Trasporti non daranno certezze sui tempi per la riapertura, annunciamo sin da ora una incessante e inusuale protesta e una mobilitazione corale mai vista con tutte le istituzioni e i cittadini del territorio per difendere la civiltà e il futuro di questa parte importante della Calabria del nord.

Perché non è ammissibile e tollerato che per 170 metri di viadotto, quattro pilastri, da ripristinare occorrano 4 anni di lavoro, mentre a Genova in meno di un anno è stato rifatto di sana pianta il Ponte Morandi. Non vogliamo essere più trattati come figli di un Dio minore.

Basta!
Perché noi non siamo per le passerelle o fautori di fumose e pavide iniziative, comunicati senza fondamento che hanno il solo fine ingannevole di procacciarsi qualche voto, come quelle messe in atto dopo il loro quadriennale silenzio, da sigle politiche e rappresentanti parlamentari governativi, che in questo lunghissimo tempo di sofferenza sociale e assoluto disagio, erano impegnati a fare altro, dimenticando come al solito di essere stati eletti in questo territorio, preferendo magari di dormire e non ad occuparsi della chiusura della superstrada delle terme, che ha soffocato e sta soffocando un vastissimo comprensorio».

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