Il club calabrese lega parte della sua storia più brillante proprio al rapporto con la Serie B
“Sono 109 anni di storia, di passione, di momenti epici e di partecipazione della gente, dei cosentini.
Il Cosenza compie gli anni e lo fa ancora una volta da partecipante della Serie BKT, campionato che ha regalato molti momenti indimenticabili ai tifosi cosentini.
Il Cosenza si affaccia al calcio nazionale nel 1927 quando, anche in onore di Genoa e Bologna che in quegli anni si contendevano il massimo campionato di Serie A, la maglia della squadra diventa rossoblù, colore che ha poi accompagnato i Lupi silani nel corso della propria storia.
La prima apparizione del Cosenza in Serie B è contraddistinta da un colpo incredibile per i tempi: siamo nell’immediato dopoguerra ed i calabresi fanno registrare l’acquisto di Attilio Demaria, italo-argentino Campione del Mondo nel 1934 ed ex partner di Giuseppe Meazza nell’allora Ambrosiana Inter che diventa allenatore-giocatore del club.
Balzando avanti nel tempo, uno dei passaggi chiave della storia del Cosenza lo si ha nella stagione 1964-1965 con l’inaugurazione dello Stadio San Vito inaugurato il 4 ottobre 1964 che, in un derby con la Reggina di quei tempi, fece registrare 20mila spettatori per la gara.
La storia del Cosenza si snoda a cavallo degli anni Settanta ed Ottanta con la ricerca della Serie BKT che avviene nella stagione 1987-1988. L’eroe di quell’impresa è Gianni Di Marzio, allenatore che riporta il Cosenza in Serie B dopo 24 anni di attesa ed avendo in rosa calciatori come Simoni, Bergamini, De Rosa, Padovano ed altri rimasti nella storia del club.
Sono stati tantissimi gli allenatori storici susseguitisi sulla panchina del Cosenza nel corso della storia, soprattutto recente. Dal già citato Gianni Di Marzio a prima ancora Nedo Sonetti, da Gigi Simoni, Emiliano Mondonico, Bortolo Mutti, Gianni De Biasi, Zaccheroni e passando per Edy Reja che è il protagonista di una delle gare più significative nella storia del club: il vibrante quanto indimenticabile spareggio salvezza del 26 giugno 1991 deciso dalla figura che più di tutte le altre si lega alla storia di questo club: Gigi Marulla.
L’attaccante, a cui oggi è intitolato lo stadio, è stata bandiera, anima e leader del Cosenza per moltissimi anni e la sua figura è indissolubilmente legata a quella del club calabrese. La sua prematura scomparsa lo ha incastonato nella leggenda ed il Cosenza, squadra da 109 anni di storia, ha in Gigi Marulla il simbolo di un’avventura che dura da oltre un secolo.
Avvicinandosi ai giorni nostri la storia del Cosenza si contraddistingue per le salite e le discese che il club affronta sino al capolavoro playoff del 2018 quando la squadra allenata da Piero Braglia, dopo aver finito il campionato di Lega Pro al 5° posto, si rende protagonista di una cavalcata incredibile ottenendo la promozione in Serie BKT campionato in cui, nelle ultime stagioni, si è reso protagonista di lotte salvezza talvolta incredibili che incarnano pienamente lo stile del Cosenza mostrato negli anni: dedizione, passione e supporto della gente che nei momenti più importanti diventa decisivo.
Una storia che ha nella passione il fattore predominante: la tifoseria del Cosenza ha dimostrato, in qualsiasi categoria, l’amore per la propria squadra riempiendo lo stadio casalingo quanto i settori ospiti di tutta Italia.
Le figure iconiche sono ricordate come leggende in una città che vive in modo viscerale il rapporto con la propria squadra.
Buon compleanno Cosenza!”
Fonte: legab