Un gruppo di giovani, residenti nel Comune di San
Donato di Ninea (CS), ha deciso creare questa associazione per far conoscere a tutti il proprio borgo, montagne, monumenti, storia e attività presenti
“Quello dello svuotamento dei piccoli centri verso i grandi agglomerati urbani è
problema noto.
La storia del meridione, poi, vede il flusso di emigranti in cerca di maggior fortuna (verso il Nord Italia o verso l’estero) ininterrotto dal secondo dopoguerra.
Si può interrompere questo trend? Difficile dirlo.
Si può però senz’altro (e si deve) cercare di far conoscere quanta bellezza e storia c’è in quei centri lasciati a malincuore, implementando forme che ne incentivino
l’attrattività: ai flussi “in uscita” da parte dei residenti, cercare di favorire flussi “in
entrata”, attraverso un turismo sostenibile.
È questa la volontà e il desiderio di quindici ragazzi residenti nel Comune di San
Donato di Ninea (CS); quindici giovani armati di buona volontà e tanta voglia di fare
che hanno deciso di istituire l’associazione “Borgo Ninevo”: “la forza, almeno iniziale,
deriva completamente da ragazzi che hanno a cuore San Donato” hanno dichiarato.
La passione che trasmettono, tutti, per questa nuova avventura, è evidente; l’amore per il proprio Paese troppo forte per non tentare di arrestare il declino e far scoprire le ricchezze del luogo: “siamo speranzosi e soprattutto pieni di volontà nell’agire per
cambiare il lento declino di un paesino dimenticato da tanti”.
Ma non da tutti, evidentemente.
“Il fine ultimo della nostra associazione è la valorizzazione e la promozione del nostro amato borgo, mediante attività ed eventi svolti all’interno del centro storico.
Convinti, come tutti, che il nostro territorio sia meraviglioso e possa piacere ai turisti amanti del turismo slow, questo gruppo ha come parola d’ordine il pragmatismo”.
Posta ai piedi del Cozzo del Pellegrino (1987 metri s.l.m.) e con ormai poco più di 1200 anime, San Donato di Ninea (800 metri s.l.m.) è anch’essa vittima del triste destino che segna i borghi meridionali.
L’intatta bellezza è però innegabile; il panorama che si presenta davanti ai propri occhi quando, percorrendo la SP132, ci si accinge a raggiungerlo è molto suggestivo: un cumulo di case abbarbicate su uno sperone roccioso dove, in cima, maestosa, spicca la Chiesa della Madonna Assunta (o della Motta), una costruzione di architettura Normanna risalente tra il X e XI secolo.
Il tutto con un belvedere che spazia sulla valle dell’Esaro, fino a giungere al
mar Jonio; uno spettacolo suggestivo, al quale solo guardando con i propri occhi si può credere.
Entrando nello specifico dei progetti dell’associazione: “in questo momento, nel
dettaglio, ci stiamo muovendo sull’estetica del Paese, creando attività didattiche sui
vecchi mestieri e qualche gioco da far svolgere tutto l’anno all’interno del borgo”.
Un laboratorio di idee e passione che non potrà non trovare sponda tra le istituzioni, la gente del luogo e l’imprenditoria locale.
La “velocità” imposta dai ritmi frenetici moderni ha cozzato contro le difficoltà
dell’ultimo anno e mezzo, facendo riscoprire quanto sia importante puntare anche sulla “profondità” delle cose; in questo quadro si pone l’associazione Borgo Ninevo, sorta in un territorio con un potenziale ambientale, culturale e monumentale non indifferente e che cerca di valorizzarne la sua “profondità”, portandola alla conoscenza di tutti.
Potenzialità turistiche che devono essere ottimizzate, come già detto, attraverso l’aiuto e l’azione sinergica di ogni figura del Paese: questo è l’augurio che si può fare a questi ragazzi.
San Donato di Ninea merita senz’altro la voglia e la passione di questi giovani.
Ad maiora, Borgo Ninevo”
Pierpaolo Russo