I prof furbetti avrebbero agevolmente aggirato le disposizioni statali. Coinvolto anche un imprenditore
“Trecento docenti sono finiti nei guai poiché avrebbero utilizzato in maniera impropria i cinquecento euro garantiti ogni anno dalla Carta del docente. Avrebbero acquistato elettrodomestici, condizionatori d’aria, televisori e smartphone di ultima generazione invece che libri, e-book, riviste, giochi educativi, software e strumenti didattici”.
Fonte ed articolo completo qui: Gazzetta del Sud