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Ben-essere 2.0: Non mangiamo più microbi… e non è un bene! Ecco cosa c’è da sapere

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

NON MANGIAMO PIU’ MICROBI – E non è un bene!

Viviamo in un’era in cui la nostra alimentazione è sempre più orientata verso la comodità.

Un’epoca nella quale l’uomo è sempre più impegnato ed ha sempre meno tempo a disposizione per preparare il cibo, come si faceva una volta. Questa necessità di velocizzare e rendere pratica la preparazione dei cibi ha fatto sì che l’uomo si ingegnasse nella creazione di prodotti alimentari a lunga conservazione e già pronti all’uso.

Tutto questo ha portato a conseguenze importanti per la nostra salute.

Il risultato a tutto ciò è che non mangiamo più microbi (di cui abbiamo tanto bisogno e di cui soprattutto il nostro intestino trae maggiore forza).

La necessità di rendere maggiormente conservabili i cibi comporta come naturale conseguenza il fatto di dover sterilizzare i cibi che consumiamo quotidianamente:

Legumi, verdure, prodotti in scatola, cibi industriali; sono cibi sterili che hanno perso quei microrganismi che da una parte rinforzano la flora batterica intestinale e dall’altra tengono il nostro sistema immunitario allenato. Il risultato a tutto ciò è un indebolimento complessivo dell’organismo umano che cresce più fragile e vulnerabile.

Un esempio pratico è dato dalle verdure che troviamo comodamente confezionate in buste al supermercato che rappresentano una scelta pratica, con un prezzo da pagare: la mancanza di microbi benefici. A differenza delle verdure fresche dell’orto, che sono ricche di una varietà di batteri utili, le loro controparti confezionate sono sottoposte a processi di lavaggio e disinfezione per garantire una maggiore durata.

Il risultato? Un’assenza significativa di microbi che potrebbero contribuire alla salute del nostro intestino.

Gli alimenti ricchi di microbi, come le verdure dell’orto non trattate e fermentate, giocano un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio del microbiota intestinale. Questi batteri amici sono essenziali per la digestione, l’assorbimento dei nutrienti e la regolazione del sistema immunitario. Il declino di tali alimenti nella nostra dieta moderna contribuisce all’aumento di problemi digestivi, compromette la nostra capacità di difenderci dalle malattie e influire sulla nostra salute generale.

Fra i pochi alimenti ancora a nostra disposizione c’è lo yogurt.

Alimento fermentato che contiene colture vive di batteri probiotici, che possono apportare benefici al nostro sistema digestivo. Tuttavia, anche qui dobbiamo fare attenzione, poiché molte versioni commerciali di yogurt possono contenere zuccheri aggiunti e conservanti, riducendo l’impatto positivo dei microbi.

Per combattere questo declino qualitativo della nostra alimentazione è essenziale adottare una dieta equilibrata che includa una varietà di alimenti freschi, non trattati. L’orto di casa o semplicemente l’acquisto da agricoltori locali e la scelta di prodotti fermentati naturali possono contribuire a una dieta in sintonia con le esigenze del nostro microbiota intestinale.

Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:

Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!

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