Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio
DIGIUNO INTERMITTENTE – Guida alimentare
Sei alla ricerca di un approccio al dimagrimento e al raggiungimento di una salute ottimale?
Il digiuno potrebbe essere una strategia chiave per il tuo obbiettivo.
Si tratta di una pratica millenaria che ha radici profonde nella storia umana, ma è anche supportata da una crescente quantità di ricerche scientifiche che evidenziano i suoi molteplici benefici.
Attenzione! Poiché sul web impazzano diverse teorie che ci portano a seguire protocolli anche molto drastici e spesso poco sicuri per la nostra salute.
Esistono essenzialmente 2 tipologie di digiuno:
- L’approccio 16/8 attraverso il quale è possibile mangiare entro le 16:00 del pomeriggio e si digiuna fino alle 8:00 del mattino seguente;
- Il metodo 12/12 (o simili) attraverso il quale si mangia entro l’ora di cena circa e si digiuna fino alle 12:00 del giorno successivo (in sintesi da mezzanotte alle 12:00 del giorno seguente).
Ecco i principali benefici di questa pratica:
- Salute Metabolica: Il digiuno non è solo una moda passeggera, ma uno strumento per migliorare la salute metabolica. Quando digiuni, il corpo passa da utilizzare zuccheri come fonte principale di energia a bruciare grassi. Questo processo, noto come chetosi, non solo facilita il dimagrimento, ma può anche migliorare la sensibilità insulinica, riducendo il rischio di malattie metaboliche come il diabete di tipo 2.
- AUTOPULIZIA CELLULARE: Il digiuno attiva un processo chiamato autofagia, durante il quale le cellule del corpo rimuovono rifiuti e materiali danneggiati; processo che contribuisce alla prevenzione di malattie legate all’invecchiamento.
- Prestazioni Cognitive: Contrariamente alla credenza popolare, il digiuno non compromette le funzioni cognitive; anzi, può addirittura migliorarle. Alcune ricerche suggeriscono che il digiuno può stimolare la produzione di proteine che supportano la crescita delle cellule nervose, migliorando la memoria e la concentrazione.
- Consapevolezza Alimentare: La gestione del cibo in determinate fasce orarie ci porta a sviluppare una maggiore consapevolezza nei confronti dell’alimentazione, attraverso il controllo delle abitudini alimentari e la riduzione del consumo di cibo “spazzatura”.
A mio parere il metodo 16:00/8:00 è molto più efficace. Suggerisco spesso ai miei pazienti di seguirlo con qualche piccolo “adattamento”.
Non sarà infatti necessario digiunare dalle 16:00 ma basterà anticipare e alleggerire la cena (entro le 18:00 massimo 19:00), in questo modo daremo al corpo la possibilità di digiunare tutta la notte fino all’ora di colazione (saranno circa 10/12 ore di digiuno, più che sufficienti). Questo approccio deve essere sostenuto da 2 precedenti pasti completi (colazione e pranzo) fatti per bene.
Se ci pensiamo meglio attraverso questo approccio non scopriamo nulla di nuovo!
Si ritorna semplicemente alle vecchie abitudini dei nostri nonni, quando si andava a letto presto con una semplice “minestrina” e la mattina si ripartiva presto con una colazione abbondante. Essenzialmente questo approccio si può riassumere attraverso una Colazione da Re, un pranzo da Principe ed una cena da Poveri.
Mangiando poco la sera si ha il tempo di smaltire brevemente il pasto ed entrare subito in una fase di digiuno che ci aiuta a dormire meglio e ci porta ad avere più fame al mattino, pronti a fare un ottimo primo pasto mattutino per svegliare il nostro metabolismo e ripartire alla grande!
Dr. Giuseppe Scalercio – 3493364599
Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:
Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!
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