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Ben-Essere 2.0: “Alimenti fuori o dentro il frigo? E se dentro, dove stanno meglio?”

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

La conservazione dei cibi è un fattore importante per molti aspetti che riguardano la nostra vita.

Essa è importante in primis per garantire la sicurezza alimentare (e di conseguenza, la salute delle persone) ma anche per evitare sprechi alimentari, argomento molto presente negli ultimi anni.

Ogni tipo di alimento richiede una modalità di conservazione specifica che ne prolunghi la freschezza e ne prevenga il deterioramento. A seconda delle caratteristiche un cibo può trovarsi maggiormente “a proprio agio” a temperatura ambiente oppure nel freddo del frigo.

Ad esempio le Banane “abituate” ad un clima caldo (India, Brasile, Equador) devono essere conservate a temperatura ambiente poiché il freddo del frigo le annerisce velocemente.

Allo stesso modo le uova (che sono presenti negli scaffali del supermercato fuori dal frigo) possono essere conservate sia in dispensa (se pensiamo di consumarle presto) sia in frigo (se necessità una conservazione più prolungata); quello che è importante evitare e il passaggio dal frigo alla dispensa in quanto questo sbalzo termico causa la comparsa di condensa sul guscio che diventa terreno fertile per i batteri.

Ma quali sono gli alimenti che non tollerano il freddo?

Alcuni alimenti non tollerano bene le basse temperature del frigorifero e devono essere conservati a temperatura ambiente per mantenere la loro freschezza e qualità.

Fra questi abbiamo:

  1. Banane: Devono essere conservate a temperatura ambiente per evitare che anneriscano prematuramente.
  2. Pomodori: Il freddo può alterarne la consistenza e il sapore, meglio conservarli a temperatura ambiente.
  3. Patate e Cipolle: Devono essere conservate in un luogo fresco, buio e asciutto per evitare la germogliazione e il deterioramento.
  4. Aglio: Come le cipolle, l’aglio deve essere conservato in un luogo fresco e asciutto.
  5. Pane: Il frigo può farlo seccare e indurire, meglio conservarlo in un contenitore per il pane o in un sacchetto di carta.
  6. Miele: Non necessita di refrigerazione e può cristallizzare se esposto a temperature troppo basse.
  7. Olio d’oliva: Meglio conservarlo in un luogo fresco e buio per evitare che si ossidi e perda le sue proprietà organolettiche.

E’ risaputo che conservare gli alimenti in frigorifero aiuta a rallentare la crescita dei batteri e delle muffe, mantenendo i cibi freschi più a lungo.

Tuttavia, è importante sapere quali cibi devono essere refrigerati ed anche in quale parte del frigorifero collocarli!

In generale nel ripiano superiore la temperatura è più costante, ideale per prodotti lattiero-caseari come yogurt, formaggi e burro. Nella zona centrale possono andar bene cibi pronti e avanzi e anche le uova (se non c’è un vano apposito) e cibi che richiedono una temperatura media. In basso nei Ripiani inferiori (Più freddi) sta bene la carne cruda, pesce e frutti di mare, che devono essere conservati alla temperatura più bassa possibile. Di solito ci sono i classici Cassetti per verdure e frutta, Mantenuti a un livello di umidità specifico, sono ideali per verdure fresche e frutta. Infine alla Porta del frigorifero la zona è meno fredda, adatta per condimenti, salse, burro e bevande.

Dunque abbiamo già intuito quali cibi è utile riporre nel frigo! Ma ecco una lista più completa:

  1. Carne e Pollame: Devono essere conservati nelle zone più fredde del frigorifero (solitamente nella parte inferiore) e preferibilmente ben sigillati per evitare contaminazioni incrociate.
  2. Pesce e Frutti di Mare: Come la carne, devono essere conservati nelle parti più fredde e consumati entro uno o due giorni dall’acquisto.
  3. Latticini: Latte, yogurt, burro e formaggi devono essere conservati nelle parti centrali del frigo, dove la temperatura è più costante.
  4. Uova: Anche se possono essere conservate a temperatura ambiente in alcuni paesi, è consigliabile tenerle in frigorifero nella parte centrale o nel vano apposito.
  5. Verdure a foglia verde: Spinaci, lattuga, e altri devono essere conservati nei cassetti per le verdure, che mantengono un’umidità costante.
  6. Frutta deperibile: Fragole, mirtilli, lamponi e uva devono essere refrigerati per evitare che si deteriorino rapidamente.
  7. Bevande: Succhi di frutta, latte e altri liquidi devono essere conservati sui ripiani centrali o nelle porte del frigorifero.

La corretta conservazione dei cibi non solo assicura che gli alimenti mantengano le loro proprietà nutritive e organolettiche, ma è anche una pratica fondamentale per ridurre gli sprechi alimentari. Conoscere le specifiche esigenze di conservazione di ogni alimento ci aiuta a prevenire malattie alimentari e a utilizzare al meglio le risorse disponibili.

Seguendo queste linee guida, possiamo contribuire a creare un ambiente domestico più sicuro e sostenibile.

Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:

Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!

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