Il procuratore facente funzioni della Dda di Catanzaro ha illustrato in conferenza stampa i dettagli dell’operazione che ha portato a 142 misure cautelari
«Un’organizzazione che si muoveva in modo molto diffuso e capillare sul territorio. Per lo spaccio venivano utilizzati anche i bambini e ogni attività sottobanco era punita dal gruppo al vertice, sia con sanzioni di tipo pecuniarie sia con punizioni fisiche». La lente degli investigatori si è focalizzata soprattutto sul traffico di droga e in particolare «sull’organizzazione che ha il monopolio nella gestione del mercato della sostanza stupefacente nell’area cosentina».
Fonte e articolo completo: LaCNews24
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