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Anche il Cine–Teatro Garden ha “acceso le luci” per manifestare il bisogno di ripartire

Il mondo dello Spettacolo e della Cultura ha bisogno di ripartire… Ridiamo Luce alla Vita!!!

 

 

“In clima prettamente commovente si è svolta la protesta solidale che ha visto come protagonisti il mondo della Cultura e dello Spettacolo. Dovunque, in tutta Italia, ieri a partire dalle ore 19.30 fino alle 21.30, le facciate dei teatri hanno “acceso” la ‘Luce’ e di conseguenza hanno riaperto le porte, con l’invito al pubblico, in modo tale da protestare contro l’attuale situazione di chiusura.

L’iniziativa avviene ad un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che, come prima misura di contrasto al Coronavirus, intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni. Attori, Registi, Cantanti, Produttori, Impresari tutti compatti si sono ribellati contro il nuovo Dpcm che impone la chiusura di cinema e teatri.

Nelle ultime ore si sono susseguiti appelli, lettere, tweet, suppliche quasi, affinchè il Premier Mario Draghi ed il Ministro della Cultura Dario Franceschini possano cambiare idea. Si chiede al nuovo Governo Draghi ed a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare nei discorsi della politica, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti al più presto alla riapertura, in sicurezza, di questi luoghi artistici.

Nella nostra Cosenza, precisamente a Rende, ad “Accendere le Luci” ai sogni è stato il Cine – Teatro “Garden”. Il cinema, il teatro e la musica ecc. del resto costituiscono da sempre una delle forme di divertimento più popolari e diffuse. Il pubblico stanco, stretto nella morsa dello stress, ha bisogno di sognare per rompere la monotonia della vita quotidiana.

Si cerca una realtà immaginaria che non è quella che noi viviamo, ma quella che vorremmo vivere… L’Arte ha fornito a milioni di spettatori divertimento ed evasione a basso costo elargendo a tutte le categorie sociali immagini delle più varie e sperdute parti del globo, ha permesso di viaggiare con la fantasia stando comodamente seduti, ha consentito di vivere storie comiche, tristi, tragiche. Ha insomma arricchito l’immaginario individuale e collettivo.

Ed è proprio in onore al cinema, afferma la famiglia D’Ippolito proprietari del Cine – Teatro “Garden”: «questo fiabesco universo, la settima arte capace di stabilire un contatto diretto con lo spettatore, il mondo dello spettacolo e della cultura deve ripartire con le sue attività in quanto è legittimo che le persone dopo una settimana di duro lavoro possano evolversi dal suo monotono quotidiano, vivendo le proprie passioni, attraverso un profondo coinvolgimento che sia un film o un concerto» .

In tal caso Alessia D’Ippolito continua a sostenere: «bloccare, ancora, la programmazione di un cinema, teatro porta solo alla perdita dei nostri sogni in quanto se il teatro muore la nostra anima muore!». Da sempre ricorda, Marco D’Ippolito, «L’Italia è la terra della cultura. Non dobbiamo fermarci, seppure con le dovute precauzioni del caso. Senza cultura l’intero paese muore!» .

Questo, infatti, è un problema sia per l’arricchimento culturale ma anche una grave perdita economica, basta leggere i titoli di coda per rendersi conto di quanti professionisti collaborano attivamente alla produzione.

Ma cosa ancor più dolorosa è il rischio di sopprimere sogni e la creatività dell’uomo, è sufficiente dire che dall’estro umano sono scaturite le più comode e vitali invenzioni. L’Arte, nonostante la grave pandemia ha diritto alla “Vita” in quanto è un fenomeno collettivo capace di far sognare e battere i cuori in tutto il pianeta!!!”

Lia Calabria