L’associazione Aida: «Servono denunce e leggi severe per la messa al bando dei prodotti utilizzati per questo sterminio»
“Il fenomeno degli avvelenamenti è di proporzioni nazionali e risulta più attivo al sud in quanto qui si concentra la maggior parte dei cani randagi presenti sul territorio nazionale, in particolare da quanto ci è dato sapere il fenomeno ha proporzioni maggiori nelle provincie di Cosenza e Reggio Calabria.”
Fonte e articolo completo: Corriere della Calabria