Lo rivela il biologo Emilio Cellini, che dirige il Centro Regionale Strategia Marina dell’Arpaca
“«Queste specie arrivano attraverso il canale di Suez, nelle acque di zavorra delle navi, ma se dovessero trovare ambienti favorevoli per il loro sviluppo, chiaramente aumenterebbero in concentrazione, entrando in competizione con altre specie, ma questi processi richiedono molto tempo».”
Fonte e articolo completo: Il Quotidiano del Sud