Come ogni anno, nelle sere della vigilia e della festività di S. Giuseppe (18-19 marzo), si ripropone il rito dei falò (fanonjet)
Fuochi accesi in ogni vicinato (gjitonì) in onore del santo, con frasche d’ulivo (shkarpat) che si è provveduto ad accumulare nel periodo antecedente la festa, un rito tramandato di generazione in generazione. Attorno al fuoco, vengono distribuiti piatti di tagliatelle e ceci (llagane e qiqra), vino locale, ma anche salsicce, soppressate, formaggi e molti altri prodottii gastronomici della cucina spezzanese, come le buonissime vecchiarelle (vequarele), dolce tipico.
La sera del 18, durante la festa le vie del paese si animano di persone che si spostano in gruppi tra vari falò , creando un’ atmosfera vivace e suggestiva.
Come ogni anno la tradizione va avanti, l’amministrazione comunale con la collaborazione dell’associazione Musikart per allietare i rioni a scelto come gruppi folkloristici e di musica tradizionale i Popular Taranta, Marco Moccia e Fantasie Popolari, mentre per l’unico falò del 19 marzo, organizzato dalla Comunità Ecclesiale, Luigi Stabile ed I Gorgani.
Appuntamento quindi per il 18 e 19 marzo a Spezzano Albanese per vivere insieme la tradizione dei falò di San Giuseppe, tra degustazioni e musica, che negli anni ha registrato un numero crescente di visitatori e che si è trasformato in evento identitario e di comunità, sotto lo slogan Ju presmi ka gjitonit, vi aspettiamo.
Tutte le informazioni e l’itinerario dei falò li trovate sulla pagina Facebook Spezzano Albanese Turismo e sul portale turistico del Comune https://spezzanoalbaneseturismo.it
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