Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio
Un timore molto comune tra chi cerca di perdere peso o migliorare la propria composizione corporea è quello legato al consumo di carboidrati a cena.
In particolare, si tende a credere che mangiare pasta, riso o altri alimenti ricchi di carboidrati la sera possa ostacolare la perdita di peso e favorire l’aumento di grasso corporeo.
Ma è davvero così? La risposta è più complessa di quanto sembri, e spesso questo timore è infondato. Quando si parla di carboidrati, molti li associano automaticamente all’aumento di peso.
Tuttavia, i carboidrati di per sé non sono particolarmente calorici: per esempio, 100 grammi di pasta forniscono appena 380 calorie circa. Il problema, quindi, non risiede tanto nei carboidrati stessi quanto piuttosto nei condimenti che solitamente li accompagnano. Salse ricche di grassi, formaggi o olio possono aumentare significativamente l’apporto calorico di un piatto.
Detto questo bisogna chiarire il fatto che l’aumento di peso dipende essenzialmente dal bilancio energetico giornaliero e, ancor più precisamente, da quello settimanale.
In termini semplici, si ingrassa quando si introduce più energia (calorie) di quanta se ne consumi. Se una persona ha una dieta bilanciata e consuma il giusto numero di calorie in rapporto al proprio fabbisogno energetico, mangiare carboidrati la sera non comporterà alcun aumento di peso.
Anzi, se durante il giorno le scelte alimentari sono state gestite in modo equilibrato, non c’è alcun motivo per cui non si possa mangiare pasta, riso o pizza la sera. Il mito secondo cui i carboidrati consumati la sera si trasformerebbero automaticamente in grasso è privo di fondamento scientifico.
Se c’è un aspetto a cui prestare attenzione riguardo ai pasti serali, non è tanto la presenza dei carboidrati, quanto piuttosto la qualità del sonno. È consigliabile evitare pasti troppo pesanti poiché possono rallentare la digestione e compromettere il riposo notturno.
Tuttavia, non è necessario rinunciare ai carboidrati: un pasto leggero a base di carboidrati può anzi favorire un sonno più ristoratore, poiché stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce alla regolazione del ciclo sonno-veglia.
Dunque, non è la pasta o il riso a cena che devono preoccupare, ma piuttosto un approccio sbilanciato all’alimentazione complessiva. Con un po’ di attenzione e consapevolezza, è possibile godersi una cena gustosa senza timore di compromettere i propri obiettivi di benessere.
Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:
Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!
Cosenza 2.0 è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale!