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Ben-essere 2.0: Anche i pesci sono ‘di stagione’. Ecco quando consumare quale specie:

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

Quando pensiamo alla stagionalità, di solito ci vengono in mente frutta e verdura.

Tuttavia, anche i pesci seguono un ciclo stagionale che influisce sulla loro disponibilità e sulla sostenibilità della loro pesca.

Consumare pesce di stagione significa scegliere le specie che non sono in fase riproduttiva e che sono più abbondanti nei mari in quel particolare periodo dell’anno. Questo approccio non solo promuove una dieta varia e nutriente, ma aiuta anche a preservare gli ecosistemi marini.

La stagionalità dei pesci è determinata principalmente dai loro cicli di vita e dalle condizioni ambientali. Alcune specie sono più abbondanti in certi periodi dell’anno perché non si trovano in fase riproduttiva, il che rende la loro pesca meno dannosa per la popolazione complessiva.

Inoltre, consumare pesci di stagione può migliorare la freschezza e il sapore del prodotto, oltre a ridurre i costi legati alla pesca fuori stagione.

A seconda del periodo dell’anno ritroviamo diverse specie ittiche maggiormente presenti nelle acque. Ad esempio l’inverno è un periodo nel quale ritroviamo maggiormente:

  1. Merluzzo (Gadus morhua), disponibile da dicembre a marzo. Pesce dalle carni bianche e magre, ottimo per zuppe e piatti al forno;
  2. Sgombro (Scomber scombrus), disponibile da gennaio a marzo. Pesce azzurro ricco di omega-3, ideale per piatti grigliati o affumicati.
  3. Rombo (Psetta maxima), disponibile da gennaio a marzo. Pesce pregiato dalle carni bianche e delicate, perfetto per preparazioni al forno.

In primavera invece prevalgono altre specie, ovvero le seguenti:

  1. Sardina (Sardina pilchardus), disponibile da aprile a giugno. Pesce azzurro economico e nutriente, ottimo per fritture e marinature.
  2. Cefalo (Mugil cephalus) disponibile da aprile a giugno. Pesce dalle carni saporite, adatto per zuppe e piatti alla griglia.
  3. Spigola (Dicentrarchus labrax) disponibile da marzo a maggio. Pesce dalle carni bianche e compatte, molto apprezzato per il sapore delicato.

Con l’arrivo dell’estate le temperature più alte spingono altre specie alla riproduzione:

  1. Tonno (Thunnus thynnus), disponibile da giugno a settembre. Pesce magro dalle carni rosse, ideale per tartare, sushi e piatti alla griglia.
  2. Triglia (Mullus surmuletus) disponibile da luglio a settembre. Pesce dalle carni tenere e saporite, perfetto per fritture e zuppe.
  3. Orata (Sparus aurata), disponibile da giugno a settembre. Pesce dalle carni bianche e morbide, ideale per preparazioni al forno o alla griglia.

Infine con l’arrivo dell’autunno scopriamo altre specie che si fanno avanti in questo periodo:

  1. Palamita (Sarda sarda), disponibile da settembre a novembre. Pesce azzurro dal sapore intenso, ottimo per grigliate e marinature.
  2. Calamaro (Loligo vulgaris), disponibilite: da ottobre a dicembre.  Mollusco dalle carni tenere, ideale per fritture e piatti ripieni.
  3. Scorfano (Scorpaena scrofa), disponibile da settembre a novembre. Pesce dalle carni bianche e saporite, perfetto per zuppe e brodetti.

Scegliere pesce di stagione non solo migliora la qualità della nostra alimentazione, ma contribuisce anche a una pesca più sostenibile e responsabile.

Conoscere la stagionalità dei pesci ci permette di fare scelte consapevoli, supportando gli ecosistemi marini e garantendo la disponibilità delle risorse ittiche per le future generazioni. La prossima volta che pianifichi il tuo menù, ricorda di considerare la stagionalità del pesce per gustare il mare nel modo più fresco e sostenibile possibile.

Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:

Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!

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