Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
Sono una vostra lettrice da tantissimo tempo e devo dire che apprezzo molto il vostro dare spazio ai pensieri, alle lamentele ed alle segnalazioni di noi comuni cittadini.
Grazie quindi perché ci date voce.
Sono una signora di Cosenza, residente in città, di anni 48, che vive da sola, dopo essere stata colpita da eventi sfortunati, a cui nel luglio 2023 hanno tolto il reddito di cittadinanza (unica fonte di sostegno) ed a cui a detta di più caf e patronati non spetta più nessuna forma di sussidio, poiché under 60, non disabile, ma soprattutto perché non ha figli minori a carico… Eh si, non avere figli è ancora una volta una condizione di inferiorità.
SENZA FIGLI NON HAI DIRITTI, chi non ha figli è come se non avesse la bocca.
Ma quanti si ritrovano nella mia stessa condizione?
La mia ricerca di lavoro, preferibilmente part time risulta con scarsi risultati poiché la salute non è al top, ma senza patologia maligna, per tutti io sto bene.
Però l’affitto arriva puntuale ogni mese, ed io devo fare fronte a queste spese.
Le utenze, senza più copertura totale di bonus sociale arrivano, ma stavolta non riuscirò ad effettuare i pagamenti.
Aiuti dalla famiglia? Altro tasto dolente, denunciato da me presso i servizi sociali del mio comune di residenza, i quali mi hanno consigliato di andare in parrocchia per avere il pacco alimentare. Ad altro non ho diritto, sono una poveretta senza figli. E senza figli non si deve mangiare. Ho anche un Isee alto. È vero, ma sono in affitto, non percepisco rendite, non usufruisco di nulla.
Grazie all’avidità di una madre anziana, che gode di più pensioni, usa il 100% degli immobili di proprietà anche dei figli, ed entrate mensili varie.
(Lettera firmata)
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