Un film dell’orrore quello che ha vissuto una bambina di appena 11 anni residente nelle Preserre catanzaresi, costretta a subire violenza sessuale da parte del convivente della madre
“La donna, non solo non avrebbe denunciato le violenze sulla figlia, pur essendone stata al corrente, ma addirittura si sarebbe procurata un video e avrebbe minacciato il convivente di diffonderlo, se non le avesse lasciato l’auto e il bancomat sul quale veniva accreditato lo stipendio.”
Fonte e articolo completo: Gazzetta del Sud
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