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Lettere 2.0: “Mia figlia è qui grazie ai professionisti del Sacro Cuore. Quelli che voi volete far ‘smettere’…”

Riceviamo le parole della nostra lettrice Alessia:


Giorno 8 presso la clinica del Sacro cuore è nata la mia Diletta. Ho avuto un distacco improvviso di placenta, ho iniziato a perdere molto sangue. Mi sono recata immediatamente in clinica, dove in maniera tempestiva il mio grande ginecologo, il dottor Misasi, insieme a tutto il personale di turno della clinica ha salvato la mia bambina.

Sala operatoria già pronta, anestesista già presente. La psicologa, la dott.ssa Cecilia Gioia, mi ha sostenuto e tranquillizzata come solo lei sa fare, non solo durante il cesareo, ma il suo supporto è stato preziosissimo anche durante il resto della degenza, come per il primo parto.

La neonatologa, la dott.ssa Galasso, ha monitorato con grande competenza le condizioni della mia piccola. Tutto perfetto. Il primo parto è stato un cesareo programmato per presentazione podalica del mio bambino alla 40esima settimana. Il secondo parto un cesareo d’urgenza. La differenza? Nessuna.

L’equipe, nel secondo caso, ha agito perfettamente con la massima professionalità e il mio cesareo sembrava fosse programmato. Non dimenticherò quei momenti di panico, ma ricorderò anche che quel panico è immediatamente scomparso una volta arrivata lì, sapevo di essere in buone mani.

Cosa sarebbe potuto succedere se da Rende avessi dovuto raggiungere Cetraro o Castrovillari? Sarebbe stata questione di minuti e probabilmente non avrei avuto con me la piccola. Vorrei che si riflettesse proprio su questo:

– la capacità di intervenire con tempestività e con la professionalità acquisita con tanta esperienza
– l’impossibilitá per molte mamme di raggiungere, in condizioni come le mie o con un travaglio in corso, i punti nascita di Castrovillari o Cetraro
– la possibilità di avere una psicologa durante il parto. Solo chi vive questa esperienza riesce a capire fino in fondo quanto sia importante e di grande aiuto… non possiamo assolutamente permetterci di perdere l’ unico punto nascita in cui si può avere supporto psicologico gratuitamente.

Un ulteriore appello al mondo della politica e al Presidente: Ascoltate la voce delle mamme, non riduciamo tutto ad un conteggio di posti letto. “Qui togliamo e lì incrementiamo” perché quel “qui” potrebbe essere la scelta di molte di noi che verrebbe così negata.

Continuerò la mia battaglia per difendere il diritto di scelta delle mamme. Lo devo a tutte le mamme impaurite che hanno bisogno semplicemente del loro porto sicuro. Lo devo a chi ha salvato la vita della mia bimba, a chi mi ha dato letteralmente la sua mano quando le mie tremavano dalla paura, abbiamo bisogno di così grandi professionisti.

Lo devo a Diletta, mia figlia, che è qui con me grazie alla clinica del Sacro Cuore.”

Alessia Principe

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