Il ragazzo se n’è andato naturalmente il martedì dopo Pasqua al Quisisana di Roma dopo anni di grandi sofferenze
“Un epilogo tragico, perché la morte di un giovane è sempre un dramma, ma paradossalmente per chi ha trascorso i suoi anni migliori in una sofferenza indicibile, è un sollievo. Il ragazzo di origini cosentine era costretto a sopportare le conseguenze di un male raro e incurabile.”
Fonte e articolo completo: Cosenza Channel
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