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Lettere 2.0: “PS Annunziata – Mia figlia poteva morire, perchè di domenica non c’era chi fa un’ecografia…”

Riceviamo il racconto di un nostro lettore:

 

Buonasera, sono un papà di Cosenza e volevo dare sfogo e denunciare pubblicamente sui social e in altre sedi, se opportuno, ciò che è accaduto a mia figlia (di 22 anni) domenica, 11 febbraio.

Sabato notte inizia a stare male, con dolori all’addome ed alla schiena e vomito di continuo dalle ore 3/4 di mattina fino all’alba di domenica alle 6:00. A questo punto decidiamo con mia moglie, che mi ha implorato, di portarla all’ospedale Annunziata di Cosenza.

Arriviamo al pronto soccorso e facciamo il triage d’ingresso… ed inizia l’agonia: sala d’attesa. Iniziano le prime ore di attesa finché il Dottore finalmente la visita ed inizia a somministrare qualcosa. Dottore che insieme ad un altro collega dovevano fare fronte alle visite, alle cure, dimissioni e quant’altro, di piu di 50/60 pazienti, tra cui i codici rossi, e a dare una mano a loro c’erano 8/9 0SS.

Dopo qualche ora le vengono fatti i prelievi del sangue e le viene somministrata una flebo per idratarla. Sempre dopo qualche ora dall’arrivo al pronto soccorso riusciamo ad avere una barella, per far sì che mia figlia, stremata, disidratata e dolorante, vi si mettesse sopra.

Verso le ore 11/11:30 arrivano i risultati delle analisi. Mia figlia ha la bilirubina alta ed i globuli bianchi alti. Vomita verde (bile) ed è sempre dolorante. Il Dottore ci dice che deve stare sotto osservazione e le somministrano altre flebo…

Verso le ore 15:00 il Dottore chiede a mia figlia come stesse e lei gli dice che sta un po meglio. Allora decide di dimetterla, senza farle un’ecografia perché ci dice che chi fa l’ecografia quel giorno non c’era perché è domenica… (!!!) e molto probabilmente non ci sarebbe stato neanche il lunedì 12 perché era festa patronale a Cosenza, La Madonna del Pilerio… (!!!) …che alla fine forse proprio lei ha guardato nostra figlia da lassù… 🙏

Appena il dottore prepara le carte per le dimissioni, intanto la gente che origliava si è fiondata intorno a mia figlia e mia moglie, per prenotare la barella, poiché è molto difficile averne una in pronto soccorso. Infatti appena il Dottore ha portato le carte per le dimissioni, gli avvoltoi hanno prelevato all’istante la barella.

Purtroppo appena mia figlia si è alzata ha iniziato di nuovo a vomitare un liquido verde, tanto liquido, e si è sente collassare. Il Dottore a quel punto dice di nuovo che ha bisogno di altre flebo e che non può andare via, anzi che andrebbe ricoverata. Nel frattempo mia figlia si alza per andare in bagno ma collassa davanti agli occhi di alcuni 0SS, e loro a guardarla come se niente fosse. Una signora che era lì vicino col papà over 80, lo ha lasciato per un’istante ed ha acchiappato mia figlia ed aiutato mia moglie.

Passano le ore si fa prima serata chiediamo alla dottoressa che era subentrata al cambio dei medici, che cosa dovevamo fare o aspettare, poiché l’ecografia non c’era e ci sarebbe voluto martedì per farla, posti nei reparti non ce ne sono e mia figlia era su una sedia a rotelle al PS ormai dalle ore 6:00 di mattina.

La Dottoressa ci dice che se stava meglio, dopo un’altra flebo, quindi la settima o ottava flebo, ci avrebbe fatto le dimissioni, e così fece. Intorno alle ore 19:30 di domenica 11 febbraio veniamo dimessi, con una cura da fare a casa e una diagnosi di presunta colecisti.

Il giorno successivo, cioè lunedì 12 febbraio, mi metto in cerca di un laboratorio di analisi e radiologia poiché era festa patronale. Vado al laboratorio ed inizio ad implorare gli operatori dell’accettazione, poiché c’era strapieno di gente, pago il ticket, circa 150,00 euro per ecografia ed analisi del sangue, e riesco a farle questa benedetta ecografia e le analisi del sangue.

Il giorno dopo per scrupolo porto mia figlia in un altro studio per farle fare un’altra ecografia da un altro Dottore e quest’ultimo mi dice, così come era venuto fuori dal laboratorio di prima, che mia figlia aveva 10/12 calcoli nella colecisti e la stessa superinfiammata!

Allorché mi rimetto in moto e cerco un chirurgo specializzato per questi interventi, mi reco presso quest’altra sede, altra ecografia e visita e naturalmente a pagamento. Ed anche qui ci dice la stessa cosa.

Alla fine della fiera viene fuori che mia figlia poteva anche morire… e come lei, ahime, in questi posti tanti altri, perché ha avuto domenica una pancreatite, dovuta alla fuoriuscita del liquido biliare della colecisti, perché infiammata e piena di calcoli.

Se a mia figlia avessero fatto una semplice ecografia domenica mattina, come penso sia previsto da iter, mia figlia sarebbe stata sottoposta molto probabilmente ad intervento chirurgico, come doveva essere.

Concludo dicendo che farò anche denuncia in altre sedi, dove occorre, iffinché queste cose non accadano più. Non si può lavorare così e noi non possiamo subìre dei trattamenti disumani e rischiare la vita ogni giorno per cose anche banali, perché c’è troppa negligenza e carenza di personale e soldi. I nostri politici li fanno sparire per strada…!

(Lettera firmata)

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