È stato l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Renda” di Polistena il primo palcoscenico del nuovo cortometraggio “Scusa” della Compagnia Teatrale BA17, firmato dalla regista autrice e performer Angelica Artemisia Pedatella, che racconta con brutale delicatezza l’intensità del tema del cyberbullismo
“Il 7 febbraio scorso l’opera è apparsa in anteprima sul web e presentata ufficialmente presso l’auditorium dell’Istituto per sensibilizzare la platea sul delicato tema che vede crescere sempre di più l’emergenza “odio social”, ormai in grado anche di stroncare delle esistenze.
L’opera che vede protagoniste Chiara Cardamone, Christina Khytyk e Selene Ruggiero, con un testo di grande intensità scritto della stessa regista, è stato fortemente voluto dal dirigente prof. Antonio D’Alterio e dallo staff organizzativo, dopo l’esordio presso l’Istituto della Compagnia lo scorso 25 novembre con il cortometraggio “Finestre”.
“Scusa” racconta un nuovo capitolo stilistico del team, dalla natura fortemente filmica: d’altra parte il gruppo di artisti ci ha già abituati a questa capacità di abbracciare stili, racconti, linguaggi, creando una continua aspettativa in crescita nel pubblico. «“Scusa” è una parola che rappresenta l’essenza del cyberbullismo – spiega la regista Angelica Artemisia Pedatella – È la dimensione del “non esistere” a cui si relega con l’odio un essere umano.
Il testo è emerso fortissimo dopo essermi immersa nelle vicende di adolescenti e giovani donne che avevano scelto di togliersi la vita in seguito alla carneficina social a cui erano state esposte. La loro dimensione però va oltre, perché riguarda una dimensione esistenziale che in fondo viviamo tutti, anche in minima parte. Per questo il messaggio era fortissimo e lo sento fortissimo. Tutti noi del team vi abbiamo partecipato con intensità, vivendo un’esperienza che ci ha fatto crescere dentro».
L’evento a Polistena è stato accolto da una platea di ospiti che hanno costituito, insieme al pubblico adolescente, un vero e proprio osservatorio del fenomeno: i referenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, i soci della Camera Minorile “MALALA” di Palmi (RC), il presidente dell’associazione SIRIO onlus di Anoia (RC), la prof.ssa Maria De Moro Coordinatrice del progetto. Gli studenti hanno contribuito al racconto della giornata con performance artistiche dedicate, grazie al prezioso lavoro delle docenti Maria De Moro, Maria Concetta Spampinato, Ermelinda Mazzeo, Antonella Elia, Paola Colosi e del prof. DominicAntony Polito. «Interagire con le scuole è per noi essenziale – spiega Silvana Esposito, vice presidente della Compagnia BA17 e prezioso aiuto regia dell’opera – Il nostro compito di artisti è anche quello di entrare in contatto con le scuole e costruire insieme realtà educanti in cui il nostro lavoro possa andare oltre il semplice intrattenimento. Noi emozioniamo per far crescere le persone. Il nostro lavoro sarebbe altrimenti monco». Una grande lezione per la creazione di contenuti che il territorio calabrese sta esprimendo.
L’opera ha visto la grande capacità emotiva suscitata dall’uso della videocamera grazie alla maestria di Lorenzo Cardamone e di Vincenzo Cardamone, il duo di brillanti videografi del team BA17, insieme alla capacità emotiva che ogni artista riesce ad esprimere nel proprio campo d’azione. «Siamo uniti, siamo una squadra – spiega Vincenzo Cardamone, conosciuto già per lo stile di ripresa emozionale – Essere di supporto alla creatività di BA17 è un motivo di orgoglio».
Il progetto andrà in onda il 14 febbraio in televisione, ancora una garanzia di qualità che il team riesce ad esprimere e un ulteriore conferma della capacità dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Renda” di Polistena di essere lungimirante nella scelta dei progetti, di portare qualità nella creazione di contenuti educativi e di saper interagire con le realtà culturali circostanti di valore. “Scusa” è una lettera d’addio. Il testo completo si trova in descrizione al link del video pubblicato sulla pagina YouTube della Compagnia Teatrale BA17. Colpisce quanto la fragilità possa far male più di un pugno nello stomaco. È questo il senso più profondo e toccante del video che le tre giovani protagoniste hanno reso con una intensità disarmante. Niente trucco, abiti trasandati, uno scenario di degrado e libertà insieme, la ricerca di una solidarietà che grida disperazione: sono gli ingredienti che rendono il lavoro fortissimo. Innegabile il solito tocco magico di BA17._”
Ecco altri scatti
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