Notizie ed informazioni di Cosenza e Provincia

Ben-essere 2.0: Fibromialgia – Ecco un esempio di dieta che può ridurre l’infiammazione

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale sulla nutrizione, a cura del Dr. Giuseppe Scalercio

 

 

DIETA PER LA FIBROMIALGIA

Nell’ articolo precedente, abbiamo esaminato la fibromialgia, una sindrome dolorosa e complessa, e abbiamo parlato del fermento che si sta verificando riguardo alla necessità di fare in modo che possa essere introdotta nei LEA (Livelli essenziali di assistenza sanitaria).

I tempi non saranno brevi purtroppo e ciò è dovuto al fatto che la fibromialgia risulta una malattia di difficile diagnosi poiché non esiste un approccio univoco che sia capace di facilitare gli operatori sanitari nel riconoscerla. La diagnosi è spesso “empirica” ovvero effettuata sulla base di una serie di indizi che portano il medico a determinarne la presenza.

Dunque non esiste un esame del sangue specifico, piuttosto che un test che possa determinarla con chiarezza e certezza.

Negli ultimi anni, la ricerca sulla fibromialgia ha fatto progressi significativi nel comprendere meglio la complessità di questa sindrome. Studi recenti hanno evidenziato l’importanza del sistema immunitario e dell’infiammazione cronica silente che gioca un ruolo chiave nella manifestazione dei sintomi.

L’approccio alla fibromialgia sta diventando sempre più personalizzato, con una maggiore comprensione delle differenze individuali nella risposta al dolore e ai trattamenti.

Le terapie farmacologiche stanno evolvendo per includere farmaci che agiscono nel favorire una gestione più mirata ed efficace dei sintomi.

Allo stesso tempo recenti studi hanno evidenziato la connessione tra intestino e fibromialgia.

Esistono molte teorie che portano a sospettare che tale patologia possa essere influenzata dalla salute intestinale che si ripercuote sulla percezione dei diversi sintomi tipici di questa sindrome.

La salute intestinale a sua volta è fortemente influenzata da ciò che vi passa all’interno (ovvero il cibo stesso) ed ecco perché opportune scelte alimentari possono giocare un ruolo importante nell’abbassarne l’infiammazione e di conseguenza giovare sulla Fibromialgia.

Dopo l’articolo precedente riguardo la Fibromialgia ho ricevuto diverse richieste da parte di persone volenterose di capire come comportarsi a livello alimentare per combattere questa sindrome. In questi casi è doveroso fare una premessa e comprendere che ogni persona ha caratteristiche diverse e necessità alimentari specifiche.

Detto questo ho deciso di mettere a disposizione un esempio di dieta che possa aiutare le persone a capire quanto possa giovare un’opportuna nutrizione utile a ridurre l’infiammazione e di conseguenza gestire meglio i sintomi che da essa derivano:

Cominciamo dalla Colazione.

In questa prima parte della giornata è fondamentale bandire zuccheri (merendine, biscotti, snack) e bevande nervine irritanti (caffè, the e ginseng) che ci danno una percezione di energie transitoria che poi finisce col farci sentire ancora più stanchi e desiderosi di altri zuccheri (o altri caffè ulteriormente irritanti). E’ invece più utile costruire un pasto completo che ci permetta di attivare il nostro metabolismo e rimetterci in moto specie se la notte non è stata ristoratrice.

Una colazione completa rappresenta per il cervello un forte input positivo utile a produrre serotonina e favorire il benessere dalle prime ore mattutine fino all’ora di pranzo. Ecco alcuni esempi:

  • Mela, Latte di cocco con Fiocchi di Quinoa 60g e Proteine del Collagene 30g (senza aromi);
  • Tisana all’ ortica, Pancake + Miele e frutti rossi (farina di Riso 60g + 1 uovo + latte di cocco);
  • Infuso alla Malva, Porridge di avena 60g con Noci 40g e Latte di Cocco.

A pranzo è necessario costruire piatti bilanciati (carboidrati, proteine e fibre) per evitare eccessivi sbalzi glicemici ed insulinici che ci porterebbero ad avere sonnolenza pomeridiana e fame acuta. E’ importante favorire la cosiddetta “Calma Insulinica” utile a mantenere bassa l’infiammazione, ecco un esempio settimanale di pranzi:

  • L) Riso Apollo 60g con Zucchine e Salmone 150g;
  • M) Quinoa 60g con Pollo a straccetti 150g e radicchio;
  • M) Insalata di carote e finocchi con 2 uova e Crostini di Frumento 70g;
  • G) Pasta di Grano Saraceno 70g con Merluzzo 150g e Zucca;
  • V) Crepes con Petto di Tacchino 150g e Bieta;
  • S) Batata dolce 350g con Platessa 200g e Fagiolini;
  • D) Pasta Fresca 80g con Carciofi e Gamberi 150g.
  1. A cena è necessario alleggerire i pasti, questo ci aiuterà a smaltire brevemente il cibo favorendo un digiuno notturno che renderà il sonno più ristoratore e aiuterà l’organismo nei processi di autoriparazione.
  • L) Vellutata di Zucca con Riso 50g e Tonno al Naturale 100g;
  • M) Omelette di Albumi 150 Ml con Spinaci e Patate 250g;
  • M) Hamburger di Salmone 150g con Pane di Grano Saraceno 50g e Zucchine Grigliate;
  • G) Minestrone di Verdure con Pollo 150g e Crostini di Riso 50g;
  • V) Orata al forno 250g con Finocchi in umido;
  • S) Pizza a lunga lievitazione con zucca, salmone e pomodorino giallo;
  • D) Insalatona di Valeriana, olive e Noci 20g con 2 uova sode.

La fibromialgia, con la sua complessità, mette a dura prova la comunità scientifica intenta a cercare delle soluzioni utili a combatterla.

Questa dieta rappresenta un esempio di approccio nutrizionale utile a favorire un miglioramento dello stato di salute ma come sempre, è consigliabile (oltre che prioritario) consultare un professionista della salute per un approccio completo e personalizzato che possa anche comprendere un’opportuna integrazione di quelle sostanze che hanno dimostrato numerosi benefici nel combattere la Fibromialgia, come ad esempio:

  • Omega-3, Curcuma e Boswellia, utili ad abbassare l’infiammazione;
  • Carnitina e Acido Alfa-Lipoico, utili ad aumentare le energie;
  • Magnesio Bisglicinato, Ashwagandha e S-Adenosil-Metionina per migliorare ansia e umore.

Integrare le ultime scoperte nella gestione della fibromialgia, insieme a una dieta personalizzata e ben bilanciata, può rappresentare un passo significativo verso il miglioramento della qualità della vita per coloro che affrontano questa sfida quotidianamente.

Spero che questa linea guida possa essere utile a tutte quelle persone che hanno bisogno di sostegno, investirò sempre i miei sforzi per supportarle.

Perciò se hai necessità di ricevere maggiori consigli oltre che indicazioni circa la tua patologia puoi contattarmi in privato, cercherò di aiutarti e consigliarti nel migliore dei modi.

Dr. Giuseppe Scalercio

3493364599

Ringraziamo il nostro Dr. Scalercio, al quale vi rimandiamo per eventuali consigli ed approfondimenti. Questi i suoi canali ufficiali:

Appuntamento a settimana prossima con una nuova puntata di “Ben-essere 2.0”!

Cosenza 2.0 è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale!