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Il pluripremiato pizzaiolo calabrese Francesco Fortuna porta a Sanremo la sua Calabria

Dal 5 al 10 febbraio nella splendida location Villa Ormond, all’interno del Villaggio del Festival, in cui sono presenti studi televisivi Rai, radio ufficiali, ospiti, attori, cantanti e tanto altro ritorna in scena il 2° Trofeo Pizza Festival Sanremo 2024

 

 

Premio ideato e organizzato dal vibonese Francesco Fortuna che ormai da anni porta in alto la Calabria con le sue vittorie, con la sua passione e con la sua arte.

Questa l’intervista fatta allo chef:

Perché hai scelto una metà così prestigiosa come Sanremo?

«Ho scelto Sanremo perché è la città della musica italiana, da ex speaker di radio ed amante della musica soprattutto italiana è sempre stato un mio sogno essere lì, ma essere lì da protagonista fa tutto un altro effetto».

Da dove nasce questa idea?

«Questa idea nasce da una sfida personale, ormai da anni organizzo un altro grande evento che rispecchia la mia terra: Il campionato nazionale pizza ai sapori di Calabria. L’inventiva è la passione hanno creato tutto ciò… un mio socio Franco Buccinà nonché direttore artistico del mondo dello spettacolo e dei miei eventi, venne in pizzeria e mi disse: «Fra ci sta una bella sala a Sanremo a disposizione cosa possiamo fare?», non ho pensato nemmeno due secondi: Trofeo Pizza Festival Sanremo, in un solo mese ho messo tutto insieme ed è stato un grandissimo successo».

Questa è la seconda edizione, quest’anno che novità avrai da proporre?

«La prima edizione è stata una vera e propria vittoria, soddisfazione ma soprattutto emozione, preparare pizze per il mondo dello spettacolo fa davvero un grande effetto. Rispetto allo scorso anno è cambiato tutto, dai collaboratori all’ impostazioni dell’evento. Quest’anno al mio fianco, oltre al direttore artistico Franco Buccinà insieme a sua moglie Anna Patania ed il figlio Giulio, ci sarà lo chef Gennaro Galeotafiore nonché colosso del fritto napoletano (Sapori di Napoli) e anche responsabile food della scorsa edizione del festival del cinema di Venezia».

Perché un pizzaiolo calabrese ha avuto in mente di organizzare un Trofeo di pizza proprio a Sanremo?

«75 anni fa proprio da Vibo Valentia, città mia in adolescenza, è nata la prima edizione del Festival della musica italiana, ma visto il territorio difficile tutto ciò finì lì… e così il tutto si spostò a Sanremo. Sanremo è un grande palco, una grande vetrina e portare lì la mia terra con i suoi prodotti, e tanti pizzaioli da tutto il mondo, ma soprattutto i professionisti calabresi, è un grande lustro per la nostra terra. La Calabria non è solo ciò che dicono, la Calabria è una vera e propria terra di risorse, futuro, professionisti ma soprattutto genuinità».

Cosa ti aspetti da questa edizione?

«Mi aspetto un altro grande successo, anche se non nascondo che sto già lavorando per l’edizione del 2025, si sono aperte tantissime porte in questa organizzazione, tantissime richieste di aziende e pizzaioli, ma non possiamo permetterci di fare tantissimi numeri, quindi nei limiti punto all’eleganza, qualità e far star bene ai miei ospiti».

Chi saranno quest’anno i tuoi ospiti ad affiancarti in questa grande avventura?

«Come ormai sapete tutti, al mio fianco ho sempre avuto grandissimi professionisti del mondo pizza e della cucina, grandi pizzaioli nonché maestri: Lionello Salvatore, Marco Quintili, Pietro Fontana, De Vivo, Teresa Principe, Michela Carbone, Michele Lopez, Nicola Laino, ma anche grandi chef come Francesco Pucci, Loredana Errichiello. Ho scelto grandi professionisti, ma ci saranno anche nuovi volti che a breve vi farò conoscere».

Cosa vuoi trasmettere ai pizzaioli in gara?

«Vorrei solo farli entrare nella mia mentalità: unione, festa, divertimento, visibilità, onesta, trasparenza e zero competizione essere lì presenti è una grande vittoria, conoscere colleghi, ognuno una propria storia, è una vittoria, vivere l’area Sanremese grazie alla propria passione è una vittoria, tutto il resto è solo un contorno aggiuntivo. Per me non esiste né migliore né peggiore nei concorrenti, sono tutti come me, divulgatori di una passione centenaria che rappresenta la tradizione partenopea, sacrificando ogni giorno la propria vita pur di servire a tutti la pizza. Si sa benissimo la pizza non è un mestiere, non è un’arte, ma per noi pizzaioli la pizza è uno stile di vita non una competizione.

Viva la mia amata Calabria.»

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