Riceviamo le parole di una nostra lettrice, ideatrice di questa iniziativa spontanea, quasi casuale, che sta attirando l’attenzione dei passanti
Luigia è la titolare di un negozio di abbigliamento su Corso Mazzini…
“Ciao… volevo condividere con voi un tema molto delicato e purtroppo molto caldo di questi giorni… Giulia non c’è più! Sono tante le donne uccise, ma forse ora, più che mai, è il momento di prendere atto che non può diventare un’abitudine l’uccisione della propria donna!!!
Forse un po’ di colpa ce l’abbiamo tutti, siamo noi stessi umani a formare la società in cui viviamo… e se oggi è questa la realtà in cui cresciamo i nostri figli, la colpa è nostra…
Ogni posto è il luogo giusto per gridare NO alla violenza sulle donne! Sarà stato questo il motivo per il quale questa mattina mi sono diretta in negozio e, allestendo le vetrine, ho unito le mani dei manichini.
Un gesto inconscio perché pensavo a Giulia, un gesto dettato dall’istinto, dalla sofferenza e dalla rabbia… Ecco perché, senza stampa digitale, con pennarello e carta, d’istinto ho dedicato questo a Giulia…
I manichini si tengono le mani a simboleggiare le mani delle donne che si uniscono, si aiutano e combattono per dire BASTA alla violenza su di noi!
Ho subito notato l’attenzione dei passanti… e ho pensato che bisogna prendere coraggio e gridare ovunque che l’amore non è possesso! Magari questo gesto, se può attirare l’attenzione di tutti, potrà essere seguito da tutti sul corso. Chissà, magari in tutta Italia ed in tutto il mondo.
Uniamo le nostre mani, TUTTE le mani, per unirci in un grande NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE“
Luigia Capitano
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