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Lettere 2.0: “Cacciatori appostati nel mio terreno. Ho temuto per me ed il mio cane”

Riceviamo la segnalazione della nostra lettrice Maria:

 

 

“Salve, vorrei rendere pubblico uno spiacevole episodio, con la premessa che non è un attacco contro la caccia, ma un allarme, perché si vigili sull’operato dei cacciatori senza buonsenso.
Siamo alla follia! Ieri, come ogni giorno, mi reco a far fare la passeggiata al mio cane che vive a Castrolibero in contrada Fontanesi. Come sempre, lo porto al guinzaglio nel primo tratto e poi lo libero nei terreni di famiglia dove ci sono gli alberi, un boschetto cespugli e rovi, da quando mio padre è deceduto 5 anni fa.

Ieri c’era qualcosa di strano, si sentivano cani abbaiare come forsennati e ho preferito non liberarlo subito, mentre camminavo lungo la strada sterrata il cane si è fermato di scatto ed io ho urlato, vedendo i cespugli muoversi, per paura si trattasse di qualche cinghiale, che da un po’ di tempo si sono insediati nei terreni incolti, ma, mi sbagliavo.

Dopo vari urli è uscito dalla boscaglia un ragazzo che imbracciava un fucile e indossava una tuta mimetica, ho iniziato a discutere con lui perché aveva dei cani liberi in una proprietà privata e a ridosso delle case distanti 100 metri. Ho provato a chiamare i carabinieri del comando di Castrolibero ma senza risposta. Mentre intimavo di richiamare i carabinieri per la pericolosità della situazione, da un altro cespuglio poco distante, è saltato fuori un altro cacciatore e dal boschetto ne sono sbucati altri tre, con fucili carichi e cartucce in mano.

Ho riprovato a chiamare i carabinieri ancora nessuna risposta. I signori stavano effettuando una battuta di caccia al cinghiale tutti mimetizzati e con ricetrasmittenti, effettuavano la battuta di caccia a distanza ravvicinata di case (100 metri da un complesso di villette).

Mi chiedo, se io non avessi urlato o se avessi liberato il cane come al solito, cosa sarebbe potuto accadere? Sia io che il mio cane avremmo rischiato di essere sparati da questi scellerati che giocano con i fucili, ne è nata una discussione in cui mi pregavano di non chiamare le forze dell’ordine e in un batter d’occhi si sono infilati nelle macchine e sono andati via, lasciando i cani che continuavano ad abbaiare dietro a qualche cinghiale.

Castrolibero è zona bianca, è vietato effettuare la caccia ai cinghiali.

Come si può dare un porto d’armi a gente che non usa il buonsenso e mette in pericolo la vita di chi va semplicemente a fare una passeggiata nei propri terreni.
Chi deve vigilare faccia qualcosa… che vengano presi dei provvedimenti.

Sarebbe potuta succedere una tragedia visto che in quella zona spesso giocano bambini e ragazzini di domenica.”

Maria Cetraro