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Riceviamo: “Ha provato a molestarmi nell’autobus da Cosenza”

Una nostra giovane lettrice (che vuole restare anonima) ci racconta quello che le è successo ieri sera:

 

 

 

“Ciao. Non vi scrivo spesso … ma quello che mi spinge oggi a farlo è l’Essere Donna (!!!) … con la consapevolezza che restare in silenzio davanti al genere maschile non fa altro che imporre maggiormente la loro superiorità!

Una superiorità che non esiste, o meglio, non dovrebbe. Non dovrebbe esistere il coraggio di uno sconosciuto che ti mette le mani addosso. Parlo di coraggio perché è quello che ci vuole a farlo su un pullman con una marea di gente che potrebbe vedere lo schifo che fai!

A tutte le ragazze, che per un motivo o un altro rimangono fuori fino a tardi, che prendono un mezzo di trasporto pubblico, dico di fare attenzione a chi hanno al loro fianco, dietro, davanti, ovunque. Non sai mai chi ti gira attorno e non sai mai le sporche intenzioni di quelli che portano l’appellativo di “uomini” o, se preferite, PORCI…

Faccio questo appello per attirare l’attenzione delle ragazze che all’autostazione sono vittime di sguardi, di violenza e altro… da parte dei maschi.

Vi racconto la mia disavventura:

 

Ieri verso le cinque di pomeriggio ero all’autostazione, corsia 4. Ero insieme ad una mia amica e vicino la panchina dove eravamo sedute girava questo signore che ci fissava.

Già visto, signore sulla quarantina, alto, magro, baffi, aveva una tuta verde con le strisce gialle, pochi capelli, giubbino nero. Ripeto, visto tantissime volte all’autostazione.

Ha preso il mio stesso pullman, Cosenza – Cozzo Carbonaro.

Durante il viaggio da Cosenza fino al Cancello Magdalone da dietro di me tentava di toccarmi, avvicinandosi sempre di più al seno. Infilava la mano dal lato del mio sedile. Un incubo per più di 15 minuti fino a quando l’ho beccato, mi sono girata e gli ho urlato cosa stesse facendo.

Lui ha alzato le mani e mi ha chiesto scusa… abbassando la testa.

L’autista non si è accorto di nulla, si sono accorte giusto le persone più vicine a noi, tra cui il signore che era accanto a me… a cui ho chiesto la cortesia di fare cambio di posto.

Probabilmente avrei dovuto fare di più …ma ero scioccata …e mi sento scossa ancora adesso.

Il tutto è già stato segnalato … ma vorrei divulgare questa cosa affinché la gente, soprattutto le ragazze, stiano molto attente!!!”

 

(Lettera firmata)