Riceviamo lo sfogo di una mamma:
“Vi scrivo perché sono delusa, arrabbiata, ma mi è stato risposto: «Siamo in Calabria così sono le cose, devi accontentarti».
Sono la mamma di una bimba speciale che, nonostante tutto, soffre anche di crisi epilettiche e ogni tanto dobbiamo fare dei controlli venosi di prelievo di sangue; ecco, questi farmaci che assume vanno tenuti sotto controllo ma ovviamente in Calabria in Ospedale non vengono analizzati tutti, mi sembra più che corretto questo, giusto?
Allora ci dobbiamo affidare ai centri a pagamento, dove però ricordo che ha 5 anni e che è disabile, quindi in teoria con esenzione.
Bene, ieri mattina mi reco in vari laboratori ed oltre a non far passare l’esenzione e quindi sparare prezzi tipo 250 euro per 10 analisi, mi dicono che se voglio passare con l’esenzione ci vuole il 30 novembre.
Se potevo aspettare il 30 novembre avrei girato 10 laboratori? Non credo, ma finalmente ne trovo uno che mi vede probabilmente che sono con il sangue agli occhi e mi dice ‘signora facciamo così, mi dia 150 euro e gliele faccio subito’…!!!
Ma se una persona non può economicamente, fa morire i propri figli oppure si affida ad un medico a caso?
Possibile che dobbiamo davvero accontentarci per quanto riguarda quelli che dovrebbero essere i nostri diritti? Possibile che non si possa fare qualcosa per far capire che siamo persone umane e non animali e che non ci possono trattare come dicono loro?
Dove sono i nostri diritti, dov’è la nostra dignità? Svegliamoci o saremo sempre i loro zimbelli.”
(Una mamma di bimbi speciali)