Aveva 39 anni all’epoca dei fatti, l’anziana cosentina, oggi 90enne, che nel maggio 1972 ricevette delle emotrasfusioni presso il nosocomio di Cosenza
“Mai avrebbe immaginato che dopo 51 anni avrebbe ottenuto un risarcimento del danno per quel sangue iniettato nel proprio organismo. Sangue non adeguatamente controllato dal Ministero della Salute, che ha comportato, secondo quanto deciso dal Tribunale di Catanzaro, il contagio da epatite.”
Fonte e articolo completo: Cosenza Channel