Riceviamo lo sfogo della nostra lettrice
“Buongiorno, vorrei raccontare la mia pessima esperienza vissuta in un bar di Cosenza:
Stamattina mi trovavo su Corso Mazzini con il mio bimbo e mentre passeggiavamo ho scelto un bar dove potevamo metterci comodi.
Entrando chiedo se fosse possibile avere un gelato e qualcos’altro per me… e se potevamo accomodarci all’interno perché i posti fuori erano quasi tutti occupati.
Le dico anche se potevo caricare il cellulare, ma la ragazza dietro il bancone mi risponde che il gelato del mio bimbo poteva sporcare i divanetti in velluto, e che le prese erano tutte occupate…!
Io basita! Quindi all’interno non si può consumare un prodotto che voi vendete, perchè avete i divani in velluto??? E non potete “concedere” un paio di centesimi di corrente elettrica ad una mamma che ha il telefono scarico…e sta comunque in quel momento consumando nel vostro bar???
Non solo non ho preso il gelato al mio bimbo, ma siamo anche usciti indignati. Sicuramente non metteremo più piede in questo locale.
E’ in questo modo che pensiamo di poter fare turismo? Se non siamo capaci neanche di accogliere un cittadino cosentino che fa una passeggiata in centro…?!
Io vorrei tanto poter fare il nome di questo esercizio, ma so (e mi è stato fatto presente) che purtroppo per legge non è possibile in questa sede. Mi accontenterò del poter sensibilizzare i miei concittadini e magari, chissà, la ragazza leggerà queste parole e si sentirà chiamata in causa. Da parte mia riceveranno come minimo una recensione negativa.“
(Lettera firmata)