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L’alcol rende allegri? No, per niente: scopriamo perché

Sappiamo bene che l’alcol, oltre a non apportare alcun beneficio all’organismo, se consumato in dosi eccessive provoca spiacevoli effetti e danni anche piuttosto rilevanti alla salute. Depressione, aggressività, disturbi cognitivi, difficoltà nell’esprimersi e nel comunicare: il consumo di alcol, dopo un breve periodo di euforia, comporta una profonda sensazione di tristezza che non è certo di aiuto per la socializzazione.

Oggi le bevande alcoliche vengono, purtroppo, consumate quotidianamente anche da molti giovani, soprattutto nelle serate e nei fine settimana: una consuetudine che ha provocato, parallelamente, un notevole incremento di problemi psichiatrici come ansia e depressione.

Nell’immaginario collettivo il consumo di alcol viene associato al buonumore e alla possibilità di scacciare la tristezza e allontanare dispiaceri e preoccupazioni. In realtà, l’alcol agisce come una sorta di anestetico, ma di certo non aiuta a dimenticare i problemi della vita.

Non a caso, uno degli effetti dell’alcol più noti e pericolosi è proprio la depressione, che può arrivare a portare al suicidio. Perché allora il consumo di alcol è così diffuso?

La ragione principale del diffuso consumo di alcol è quella di avere acquisito un ruolo sociale, arrivando in alcuni casi ad essere visto come un mezzo per raggiungere un senso di appartenenza al gruppo sociale di riferimento dal quale altrimenti ci si sentirebbe esclusi.

Il consumo dell’alcol amplifica la tristezza

Un’altra motivazione che viene associata spesso all’alcol, come abbiamo già visto, è la sua funzione di presunta protezione nei confronti delle emozioni conseguenti agli eventi negativi della vita. Perdere il lavoro, separarsi dal partner, affrontare un lutto, sono tutte situazioni che portano molte persone, del tutto erroneamente, a cercare conforto proprio nell’alcol.

Al contrario, è molto importante considerare che gli alcolici non solo non offrono alcun aiuto nel superare i momenti difficili, ma addirittura rendono più intenso il senso di tristezza e di malinconia, con l’aggiunta dei tipici disagi mentali provocati da questa sostanza. Un effetto che può condurre facilmente a perdere la cognizione della realtà e a peggiorare notevolmente una situazione già complicata e difficile da superare.

Un pericoloso sedativo che crea dipendenza

Consumato in quantità ridotte, l’alcol provoca un effetto sedativo e lievemente euforizzante. Non rende certo più felici né cancella i dispiaceri, ma comporta una sorta di anestesia nei confronti dello stress, oltre a rendere più fluida e semplice la comunicazione.

Oltrepassare il limite è comunque molto facile, e in questo caso gli effetti negativi vengono intensificati. Un eccesso di alcol peggiora l’umore e favorisce uno stato di depressione: per quanto non sia ancora del tutto chiaro se la depressione si manifesti in persone già predisposte a soffrirne, è comunque uno degli effetti più drammatici e non di rado letali.

Spesso a ricorrere all’alcol sono persone che si trovano già in una situazione stressante e oppressiva e decidono di farne uso un po’ come se si trattasse di uno psicofarmaco, con il vantaggio di essere molto più facile da acquistare.

Non è comunque raro il consumo associato di psicofarmaci e alcol, con conseguenze spesso gravissime e pesanti effetti collaterali. Senza tralasciare la dipendenza che l’alcol provoca e la necessità di ricorrere a quantità sempre maggiori, danneggiando ulteriormente la salute.

Scegliere una struttura specializzata per la disintossicazione

Per chi soffre di dipendenza dall’alcol, o comunque si rende conto di avere superato la misura e di essere arrivato ad un punto di non ritorno, la soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un centro specializzato, che sappia trattare con professionalità ogni singolo caso offrendo un percorso mirato e preciso.

Grazie alla presenza di un team di specialisti qualificati, il Centro San Nicola offre un servizio accurato e su misura per il recupero dalle dipendenze. Il centro è accreditato dall’Assessorato alla Salute della Regione Marche ed è in possesso di specifica certificazione di qualità. Propone un’assistenza personalizzata e completa ed è frequentato anche da parecchi utenti provenienti da un contesto internazionale.

Fondato nel 2012, il Centro San Nicola si ispira alle strutture anglosassoni e americane, che prevedono periodi di residenza molto brevi e programmi terapeutici che, se possibile, arrivano a coinvolgere anche le famiglie degli assistiti, oltre ad essere concepiti su misura per ogni ospite, raggiungendo nella maggior parte dei casi un esito positivo.