Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice:
“Salve, vorrei raccontare quello che mi è accaduto dopo aver fatto un colloquio di lavoro in un’attività gastronomica di Rende.
Durante il colloquio si era parlato di cifre e orari e diciamo che come offerta non era proprio male, peccato che gli orari sono cambiati il giorno che ho iniziato… ma che coincidenza.
Otto ore e mezza con mezz’ora di pausa oppure sette ore con 15 minuti di pausa per la modica cifra di 800€.
Il mio compito era preparazione e servire i clienti e ovviamente pulizia, riordino della merce e nel caso mancasse qualcosa nell’immediatezza preoccuparmi di comprarlo (cosa che in realtà non ho mai fatto).
Non solo gli orari non erano quelli pattuiti c’era anche un problema di bullismo/nonnismo con minacce come contorno.
Una volta riportato a chi di dovere, non è stato mosso un dito, anzi venivo accusata di far perdere tempo e che non c’era bisogno di fare tutto questo casino e che era un problema mio.
Ovviamente in busta paga risultava che si lavorava 2/3 ore al giorno e secondo loro dovevo anche ringraziare perché mi davano da lavorare.
Purtroppo, fin quando ci sarà qualcuno che dirà sì a questi contratti, non cambierà mai niente e troveranno sempre qualcuno che prenderà, in questo caso, il mio posto.
Ovviamente ne sono uscita da questo ambiente malato e spero di trovare qualcosa di meglio.“
(Lettera firmata)