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Lettere 2.0: “Oggi è un anno che mio papà è rinato, grazie ad un grande professore”

Riceviamo le parole della nostra lettrice Alessandra:

 

 

12 agosto 2021- 12 agosto 2022.

Quello che oggi voglio condividere è la storia di rinascita del mio papà 🌈☀️

La vita cambia in pochi minuti per sempre e sbatti la testa contro il muro della tragicità. È capitato a mio padre, persona buona, profonda, riflessiva, un grande lavoratore fin da bambino. Un uomo che ha lavorato così tanto da dimenticarsi di sé con il solo intento di mettere al sicuro chi amava e che io ho compreso tardi.

La vita è così, pensi di andare a fare una doccia dopo una giornata di intenso lavoro e improvvisamente la tua capacità di comunicare e il tuo corpo si blocca e con essa anche la possibilità di fare capire quello che provi.

L’ictus è cosi blocca tutto, anima, corpo e mente !!!Ogni esperienza è individuale, ma quello che ho visto negli occhi di mio padre mentre disperatamente ed inutilmente chiedeva aiuto mi faceva piangere di rabbia e di paura, paura di non potere recuperare tanto tempo sprecato senza dirgli o farmi dire che ci vogliamo un mondo di bene e che sono orgogliosa di lui.

Tutto in questo mondo finisce ma una domanda me la ponevo, mentre tentavo con infinita disperazione di soccorere la mano svuotata di mio padre, tutti hanno un piano fino a che non arriva un pugno in faccia.

Esiste una domanda che non impari in nessuno posto e da nessun maestro. Si affaccia dal profondo della tua anima tormentata in modo personale ed ineludibile. La chiamo “l’ultima domanda” e suona così: “Sei pronto per morire? È vero. Beh, quel pugno era arrivato. Sui piani miei e di mio padre.

Un anno esatto da quella sera terribile, quando il tempo si è fermato e con lui, e per un paio d’ore anche la vita del mio papà.
Doloroso, a tratti difficile e lacerante cancellare quegli attimi.

Le luci blu dell’ambulanza, la corsa a suon di “abbiamo poco tempo”, le condizioni gravi e disastrose, l’arrivo all’ospedale di Cosenza e la visione di uno degli Angeli, il Dottor William Auteri, che avrebbe afferrato e salvato mio padre da una morte quasi certa, ma dopo ore dall’intervento il tempo ha ripreso a scorrere e con esso anche la vita di mio padre.

E’ meraviglioso vedere il mio papà apparentemente lo stesso agli occhi degli altri, pur vedendolo tanto cambiato interiormente.
Già, il mio papà è un sopravvissuto e i sopravvissuti hanno continuamente fame di vita. Professore, oggi a un anno dalla rinascita del mio amato papà le rivolgo la mia gratitudine incondizionata.

Non dimenticherò mai tutto ciò che Lei ha fatto per noi. È solo grazie a lei e alla sua equipe se mio padre è ancora qui tra noi.
Ricorderò il suo sorriso, il tempo che mi ha dedicato e i suoi occhi pieni di amore e di passione. Grazie professore per essere stato un uomo, ancor prima di essere un Maestro della chirurgia.

Le medicine possono curare le malattie ma le parole incoraggianti di una persona unica e straordinaria, come lei, possono dare la forza di combattere dall’interno.

E questo forza lei l’ha data a tutta la mia famiglia, in un momento in cui non vedevamo più la luce in fondo al tunnel. La ringrazio per essersi presa cura di mio papà e di avergli salvato la vita.

Grazie Professore lei resterà per sempre il mio eroe preferito in corsia.❤️”

Alessandra De Lorenzo